Come aveva anticipato la settimana scorsa l’assessore all’Istruzione Alessandra Donà si è svolta lunedì 9, in videoconferenza, la prima riunione della Commissione comunale che vigila sulle mense scolastiche dopo lo scontro verbale in Consiglio comunale che aveva visto protagoniste la stessa consigliere Donà e l’assessore di minoranza Silvia Baraldi sul problema “pasti freddi”.

Erano presenti in collegamento da remoto i referenti della scuola elementare Cotta del capoluogo, poiché è in quel plesso erano nate le proteste per il servizio mensa, i rappresentanti dei genitori degli alunni che fanno parte dell’organismo di vigilanza e la dietista della Cir Food, la società che ha in gestione l’appalto delle mense.

«Entro il 10 dicembre – ha poi confermato Donà – ci aggiorneremo, in un altro incontro della Commissione mensa, per verificare come stanno procedendo le nuove strategie di distribuzione dei pasti, non prima comunque di un’altro incontro, a breve, su tematiche specifiche con Cir Food».

Appunto la Cir Food ha avuto un ruolo centrale nella protesta di queste settimane dei “bambini che mangiano con un’ora di ritardo e a pane e acqua”. L’azienda di Reggio Emilia ha voluto far conoscere la sua posizione e la sua verità sulla vicenda che l’ha vista protagonista involontaria.

«Con oltre 50 anni di storia – spiegano dall’azienda – Cir Food è una delle principali imprese italiane attive nella ristorazione collettiva, siamo presenti in 17 regioni e 73 province grazie al lavoro di 13 mila persone, la vera forza dell’impresa.
Da oltre 10 anni eroghiamo i nostri servizi di ristorazione nelle scuole di Legnago e per l’anno scolastico 2020-2021 abbiamo elaborato, di concerto con il Comune e le direzioni didattiche, un piano per la ripartenza del servizio di refezione scolastica, con il fine di garantire la massima sicurezza a studenti, insegnanti e a tutto il personale addetto, progettando soluzioni personalizzate pensate per ogni singolo plesso scolastico».
«Il Comune di Legnago – continua la direzione – ha scelto di adibire, in un primo momento, tutti i refettori a aule e spazi didattici e, per questa ragione, il servizio ha subito importanti modifiche: il pranzo, infatti, viene consumato nelle aule. In una prima fase, l’accordo prevedeva l’uscita degli studenti dalle classi, la sanificazione dei banchi e la predisposizione dei tavoli con tutto il necessario per il pranzo, garantendo un numero di contatti tra il nostro personale e bambini molto limitato. Per contro è stato riscontrato un non perfetto allineamento di tutte le parti coinvolte, che ha comportato un rallentamento dei tempi, causa, in alcuni casi, di un’eccessiva perdita di temperatura delle pietanze.
Per queste ragioni, e a seguito di alcune segnalazioni, in accordo con i dirigenti delle due direzioni didattiche e l’assessorato, sì è scelto di effettuare il servizio al tavolo a ogni bambino e, per limitare il numero di contatti e di persone impiegate nel servizio, si è optato per l’utilizzo di vassoi multi scomparto che contengano contemporaneamente tutte le componenti del pasto».

«Per garantire ulteriormente la sicurezza i nostri addetti sono dotati di tutti i dpi necessari, – sottolineano ancora – ovvero mascherina, visiera e guanti. Inoltre, di concerto con l’assessore, si è scelto di aumentare ulteriormente il personale coinvolto, per rendere ancor più veloci le operazioni di distribuzione, personale formato ad hoc per affrontare al meglio questo periodo di emergenza. Naturalmente, la qualità delle materie prime e l’offerta di menu bilanciati sono e rimangono la priorità della nostra azienda e, per questa ragione, come ribadito nel corso della riunione della commissione mensa dello scorso lunedì 9 novembre, chiediamo di ricevere in modo tempestivo le segnalazioni, qualora ci siano, riguardanti presunte problematiche relative alla qualità delle materie prime. Tempestività necessaria per intervenire in modo congruo con fornitori e personale».

Foto: a sinistra, una mensa scolastica gestita da Cir Food; a destra in alto, l’assessore all’Istruzione Alessandra Donà; in basso, addetti mensa dell’azienda di Reggio Emilia.