«I fondi del Meccanismo per collegare l’Europa devono tornare ai territori e non finire nel marasma del Recovery Found. Lo ha detto anche il Parlamento Europeo, facendo propria una nostra proposta».
Esulta Paolo Borchia, europarlamentare veronese, relatore assieme al collega Marco Campomenosi, del provvedimento ieri fatto proprio dal Parlamento Europeo: «È una vittoria della Lega, visto che la posizione dell’Europarlamento nelle trattative con il Consiglio europeo sulle risorse sottratte alle infrastrutture nell’ambito del Meccanismo per collegare l’Europa è in linea con la nostra proposta: quella risorse devono tornare dove erano previste».

«Parliamo di oltre un miliardo di euro, da investire in opere strategiche in Italia e in Europa, sacrificato sull’altare del Recovery Fund, col silenzioso benestare del Governo Conte. Ben 1,39 miliardi disponibili per le infrastrutture, che si sarebbero potuti destinare a opere essenziali per il Paese quali Tunnel del Brennero, Tav o Gronda di Genova, dirottati invece verso Paesi dell’Est europeo, con opere come la Rail Baltica – spiega Borchia -. La Lega fin da subito si è ribellata a questa soluzione inaccettabile e dannosa per il Paese, facendo sentire la propria voce nelle sedi europee, presentando emendamenti a difesa degli interessi italiani. Ora, il Parlamento Europeo, nel negoziato con il Consiglio, condivide la nostra posizione. È sconvolgente che il Governo, a fronte di annunci sui miliardi dell’Europa che ancora non arrivano, non abbia ancora detto una sola parola sul tema. Manterremo alta l’attenzione nel prosieguo dei negoziati affinché l’Italia abbia ciò che le spetta: non arretreremo di un millimetro».

Foto: a sinistra, il tunnel del Brennero il progetto italo-austriaco per la costruzione di una galleria ferroviaria che collegherà Fortezza a Innsbruck passando sotto il passo del Brennero; a destra, l’europarlamentare veronese Paolo Borchia.