Nei giorni scorsi un’interpellanza presentata da Diego Porfido assieme agli altri consiglieri d’opposizione aveva svelato la decisione della giunta del Comune di Legnago di spendere 9.516 euro per dare incarico ad un professionista di redigere uno «studio della forma di rapporto» e «dello schema regolatorio tra le parti» riguardo ai ruoli della Legnago Servizi (Lese).
In pratica, uno studio su come il Comune deve rapportarsi e con quali regole operare, tramite la sua società partecipata al 51% Lese, che gestisce la discarica di Torretta, nei confronti dei soci al 49% di Aim di Vicenza.

«Qualcuno, a sinistra, ha detto che i ragazzi sono maturi per amministrare, (il riferimento è ai quattro consiglieri di Legnago Futura : Diego Porfido, Stella Bonini, Silvia Baraldi e Michele Masin. ndr) mentre io affermo che non sono nemmeno in grado di leggere le delibere» – afferma il sindaco Graziano Lorenzetti.

Dal 23 settembre 2016 è in vigore in Testo unico sulle società partecipate dalle amministrazioni pubbliche (decreto legislativo 19 agosto 2016, n. 175 ), attuativo della delega recata dall’articolo 18 della legge n.124/2015 di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche.
«Il provvedimento – spiega il sindaco – mira alla semplificazione e ricomposizione delle regole finora vigenti sulle società partecipate, introducendo una disciplina organica finalizzata all’efficiente gestione delle partecipazioni stesse ed alla promozione della concorrenza e del mercato, nonché alla riduzione e razionalizzazione della spesa pubblica».

«Ebbene, – continua Lorenzetti – dal 2016 il nostro Comune non si è allineato a queste disposizioni e non ha in mano una carta che regoli le forme di rapporto e di servizi con Aim, in pratica che dica come o cosa loro devono o possono fare e noi cosa controllare. Ma non solo, il decreto prevede anche che ci sia una determinata organizzazione aziendale, che non c’è mai stata. Non c’è un contratto, una carta, un accordo, nulla è mai stato fatto o predisposto. Eppure ad amministrare nel 2016 c’erano loro: i ragazzi».

«Noi abbiamo l’obbligo di avere una carta servizi che ci detti le linee guida, perciò, abbiamo dato mandato all’avvocato Giuseppe Piperata di Bologna docente presso la scuola di specializzazione in studi sulla pubblica amministrazione, uno dei più grandi esperti sulla gestione delle partecipate, affinché ci accompagni professionalmente nella stesura di questo accordo che Aim può anche non volere, visto che non lo ha mai chiesto e che l’amministrazione precedente non si è mai preoccupata di richiedere, ma noi dobbiamo e vogliamo averlo perché in ballo c’è l’amministrazione della nostra partecipata più importante: Lese».

Foto: a destra in alto, il sindaco Graziano Lorenzetti; al centro, l’avvocato Giuseppe Piperata grande esperto sulla gestione delle partecipate; in basso, l’amministratore unico di Aim Vicenza Gianfranco Vivian.