Un’interpellanza presentata da Diego Porfido assieme agli altri consiglieri d’opposizione svela la decisione della giunta: altra spesa dopo i 38,5 mila euro a Venturato
Il Comune di Legnago ha deciso di spendere 9.516 euro per dare incarico ad un professionista di redigere uno «studio della forma di rapporto» e «dello schema regolatorio tra le parti» riguardo alla Legnago Servizi (Lese).
In pratica, uno studio su come il Comune deve rapportarsi e con quali regole con la sua società che gestisce la discarica di Torretta.
La decisione è stata presa con una delibera di giunta il 2 settembre scorso, ma è stata portata all’attenzione della città martedì 6 ottobre dal consigliere d’opposizione Diego Porfido che ha presentato un’interpellanza in merito, firmata anche dagli altri consiglieri d’opposizione Renato Defendini, Silvia Baraldi, Stella Bonini e Michele Masin. Interpellanza che rilancia l’intera questione Lese.
La società che gestisce la discarica, infatti, è da aprile al centro della politica legnaghese, sia per il cambio al vertice che ne ha portato sulla poltrona l’ex sindaco leghista Roberto Rettondini, sia e soprattutto per l’incarico dato al commercialista legnaghese Massimo Venturato, per un compenso stabilito in 38.500 euro, di redigere una perizia sul valore della stessa società. Perizia che sarebbe già stata consegnata al sindaco Graziano Lorenzetti e che era stata praticamente chiesta allo stesso primo cittadino dall’Aim di Vicenza con una lettera nella quale la municipalizzata avanzava la proposta di acquisire la quota del 51% di Lese oggi in mano al Comune di Legnago.
Un affare, quest’ultimo, che si intreccia con il piano di fusione tra le due municipalizzate di Verona e Vicenza del gas e dell’energia,
Agsm ed Aim. Progetto oggi in gran spolvero, dopo il naufragio dell’operazione a tre che vedeva come attore principale l’A2A di Milano. Tanto che a fine settembre la giunta del capoluogo berico ha approvato la fusione tra Agsm e Aim, e conta di chiamare al voto il consiglio comunale di Vicenza entro la metà di ottobre.
Da quanto si capisce dai palazzi vicentini, Aim vorrebbe il controllo totale di Lese (oggi ne ha il 49% del capitale tramite la controllata Sit di Brendola) primo per conquistare la discarica di Torretta, oggi l’unica assieme a quella strategica di Sant’Urbano a Padova, aperta e funzionante per accogliere rifiuti solidi urbani. E secondo per farla pesare proprio nella trattativa che si sta aprendo sul valore delle due multiutility per concretizzare la fusione. E quindi la divisione dei posti nel Cda.
«Il tema Lese negli ultimi mesi è sempre stato trattato con poca trasparenza dal sindaco e dalla sua giunta monocolore – recita l’interrogazione -. Si continua a sostenere l’urgenza di certi incarichi senza poi trattarne i risultati in consiglio comunale e ad oggi le promesse del sindaco di convocare una seduta con la
presenza del professor Venturato per avere delucidazioni sulla perizia a lui commissionata è caduta nel vuoto».
Per questo, i consiglieri di minoranza chiedono al sindaco ed al presidente del consiglio comunale, Paolo Longhi, «quale sia la necessità dell’ennesimo incarico a un professionista senza poi renderne pubblici i risultati e per il quale viene sempre sottolineato il criterio di urgenza. Quale sia la strada che questa amministrazione come socio di maggioranza intende intraprendere per il futuro della discarica. Se il sindaco ha intenzione di mantenere le promesse fatte anche a mezzo stampa con la convocazione di un consiglio comunale dedicato al futuro della discarica invitando a partecipare anche il professor Venturato e il presidente di Lese Rettondini».
Inoltre, Porfido e gli altri consiglieri chiedono di «ricevere copia cartacea dell’analisi prodotta dal professor Venturato. Di essere messi a conoscenza se ed a chi è stato affidato questo parere legale per il costo complessivo di 9.516,00 euro. Di essere messi al corrente, visto che nella delibera si parla di “prima fase”, di quante fasi son previste e quanti incarichi ancora dovremmo vedere affidati dal Comune di Legnago senza poi poterne valutare i risultati».
Una sfilza di domande che punta ad un solo obiettivo: portare in consiglio comunale la discussione sul futuro della Lese, e quindi della discarica di Torretta.
«Non è accettabile una tale omertà su quella che è la principale società partecipata del Comune, e che gestisce un impianto come la discarica di Torretta – sottolinea Porfido -. Il nostro timore è che questo nasconda un piano per vendere le quote di Lese, consegnando la discarica a quella che sarà la nuova multiutility guidata da Verona e Vicenza, con Legnago ed il Basso Veronese che anche stavolta diverrebbero terra di conquista. Con l’aggravante di cedere il controllo dell’impianto di smaltimento rifiuti che abbiamo in casa».
[da Primo Giornale]
Foto: a sinistra, il consigliere comunale di minoranza Diego Porfido; a destra dall’alto, il sindaco Graziano Lorenzetti; Il neo presidente di Lese Roberto Rettondini e il commercialista Massimo Venturato.