Si ribella il Distretto del Mobile e con esso anche Casartigiani alle dichiarazioni di Alberto Vincenzo Vaccari riportate nell’intervista a firma di Stefano Lorenzetto dal quotidiano L’Arena e su alcune altre testate anche economiche.
«Il Distretto del Mobile di Verona, Padova e Rovigo si dissocia con decisione dai contenuti e dai modi dell’articolo: furviante nelle informazioni coinvolte ed estremamente negativo a livello del percepito. Una filiera che conta 1207 partite iva attive, 6700 addetti occupati, che esporta in 53 Paesi nel mondo, e realizza 1,09 miliardi di fatturato annuale complessivi può avere difficoltà ma non può certo essere considerata morta» – si legge nel comunicato a firma di Paolo Piubelli presidente di Lignum, Alessandro Tosato vicepresidente, Nicolò Fazioni, Gianfranco Guarise, Marco Negri e Giacomo Lanfredini.
«Non solo rappresentiamo maestri artigiani che preservano l’arte nata ancora nel ‘500 a Verona dell’intaglio e dell’intarsio come ben rappresentato dal coro di Santa Maria in Organo – continua la nota -. Siamo anche il territorio dove giovani imprenditori si rimboccano le maniche ogni giorno per creare sistemi nuovi di lavorare e proporre il legno: la progettazione, il su misura, il contract, la sartoria al servizio delle grandi firme internazionali. Tutto questo ha permesso di fiorire a vere e proprie eccellenze, piccole, che fanno poco rumore, ma che rappresentano i nostri comuni nel mondo».
«Invitiamo Stefano Lorenzetto, Alberto Vincenzo Vaccari, la testata giornalistica L’Arena a venire a visitarne alcune» – concludono i responsabili dell’associazione del legno – Chiediamo a tutte le forze politiche che hanno a cuore il territorio e la sua economia materiale di unirsi in questa richiesta di replica e nel segnalare la loro vicinanza agli imprenditori che oggi sono stati beffati e lesi nell’immagine da questi articoli: Luca Zaia, Roberto Marcato, Cristiano Zuliani, Marco Franzoni, Emilietto Mirandola, Mariateresa Burato, Elisa De Berti, Matteo Pressi, Manuel Scalzotto, Federico Sboarina, Nicolò Zavarise, Angelo Campi, Stefano Negrini, Silvano Boninsegna, Corrado Vincenzi, Andrea Gennari, Loreta Isolani, Stefano Canazza, Andrea Girardi, Comune di Casale di Scodosia, Antonino Puliafito, Daniele Fraccaroli, Flavio Pasini e a tutti i Sindaci del Distretto.
Anche Casartigiani Veneto interviene in questa protesta e ribadisce le ragioni e la centralità del Distretto del Mobile nello sviluppo del territorio della Pianura Veronese.
«Spiace leggere, senza possibilità di contradittorio, che sui quotidiani economici si parla dei mobilieri della Pianura Veronese come di un settore in totale decadimento, senza idee e senza futuro – affermano dall’associazione-. Per questo riteniamo di dover chiarire la posizione anche sostenendo le attività del Distretto del Mobile e sottolineando come questo settore, più di altri, abbia sofferto alcune politiche nazionali, come ad esempio quella dell’embargo alla Russia, che ha provocato e provoca molte difficoltà, così come oggi sta soffrendo per la situazione pandemica, che ha bloccato i mercati di tutto il mondo.
Quanto riportato sono luoghi comuni che si sentono dire da chi, da molti anni, non segue più il settore e ci stupisce e rattrista che una persona di tale esperienza si pronunci in questo modo, nei confronti di un comparto che quotidianamente cerca di mutare pelle, mantenendo le tradizioni e la qualità nelle produzioni, cosa che pochi settori fanno, rivolgendosi all’estero per produzioni qualitativamente discutibili».
«Prendo atto delle dichiarazioni apparse – sottolinea Andrea Prando, segretario regionale di Casartigiani Veneto e Consigliere camerale – ovviamente non le condivido, ma il fatto che se ne discuta diventa uno sprone per rimettere al centro il tema dello sviluppo che vogliamo dare a questo settore aiutando il distretto e le aziende del territorio ad una rinnovata collocazione nel mercato internazionale con nuovi sistemi, vista l’attuale crisi dovuta dal Covid».
«Il settore – chiarisce Tiziano Mirandola, artigiano e rappresentante della categoria mobilieri per Casartigiani – ha ancora la capacità di essere trainante per i territori e per le famiglie della Pianura. Ciò di cui ha bisogno è attenzione a tutti i livelli, rispetto al sostanziale stato di dimenticanza in cui si trova ora. Non è però il caso di piangersi addosso: capacità e qualità di produzioni ci sono. Serve unire le forze per un nuovo piano di promozione e di investimenti del settore dei mobilieri, anche alla luce della situazione pandemica che si sta vivendo».
Foto: a sinistra, l’articolo di Stefano Lorenzetto pubblicato su L’Arena di domenica 20 settembre; a destra dall’alto, Alberto Vincenzo Vaccari; Paolo Piubelli presidente di Lignum e Tiziano Mirandola, artigiano e rappresentante della categoria mobilieri per Casartigiani.