Oggi, 13 settembre, anche la Città della Speranza celebra la Giornata Internazionale del Lascito Solidale, per ricordare a tutti l’importanza di riservare alla ricerca scientifica una quota del proprio patrimonio. Forse non tutti sanno che è possibile aiutari i bambini di cui la Città della Speranza si prende cura ogni giorno con una donazione nel testamento.
Il Nuovo Giornale Web da sempre è media partner di tutte le iniziative della Città della Speranza, a fianco della ricerca.
La storia.
Il nome Città della Speranza si ispira ad una analoga fondazione americana, City of Hope della quale si è voluto prendere spunto per le modalità operative. In particolare per quanto concerne trasparenza, gestione del denaro e concretezza. Si è voluto immaginare che anche i bambini ammalati potessero vivere la loro quotidianità in una città felice, in grado di dare speranza al loro futuro. E così fu: il reparto, concepito secondo criteri modernissimi, diede una svolta nella qualità della cura e dell’assistenza ai piccoli pazienti, consentendo anche ai medici e agli operatori di svolgere al meglio il loro compito.
Dopo aver realizzato la clinica di oncoematologia pediatrica di Padova, la fondazione continuò il suo impegno e nel 1998 costruì il nuovo day hospital e i laboratori di ricerca, nel 2003 il nuovo pronto soccorso pediatrico di Padova.
Nel 2004 venne inaugurato il day hospital pediatrico e nel 2010 il nuovo pronto soccorso pediatrico di Vicenza.
Oggi la clinica di oncoematologia pediatrica, diretta dal Prof. Giuseppe Basso, è collegata ai più importanti centri italiani e mondiali e, grazie ai finanziamenti erogati dalla Città della Speranza, è centro di riferimento nazionale per la diagnosi delle leucemie acute e per la caratterizzazione molecolare di linfomi e sarcomi e centro di coordinamento di protocolli nazionale ed europei di diagnosi e cura di linfomi, sarcomi, tumori cerebrali ed epatici, tumori rari.
Dal 2014 la clinica è centro di coordinamento regionale della rete oncologica pediatrica del Veneto.
La fondazione investe circa 2 milioni l’anno in ricerca scientifica e si è dotata di un comitato scientifico internazionale che valuta i progetti da finanziare.
L’8 giugno 2012 viene inaugurata a Padova l’ultima grande opera, l’Istituto di Ricerca Pediatrica Città della Speranza, che con i suoi 17.500 metri quadrati è il più grande centro di ricerca sulle malattie infantili d’Europa.
La giornata.
Oggi 13 settembre è la Giornata Internazionale del Lascito Solidale e la Città della Speranza ricorda che fare un lascito testamentario significa prendersi cura del prossimo anche dopo di sé e avere la certezza che la propria volontà sia rispettata.
Ecco un piccolo vademecum di cosa si può lasciare:
• Beni immobili (es. edifici, appartamenti, terreni)
• Beni mobili (es. gioielli, arredi, opere d’arte)
• Somme di denaro
• Polizze assicurative sulla vita
• Azioni
• Fondi d’investimento
Tipi di testamento
– Olografo: il testatore lo redige a mano, datandolo e firmandolo. Lo può conservare egli stesso o affidare a una persona di fiducia, tra cui il notaio.
– Pubblico: le volontà del testatore vengono dichiarate al notaio, che le mette per iscritto alla presenza di due testimoni. Il testamento viene conservato dal notaio stesso che, dopo la morte del testatore, ne comunicherà l’esistenza agli eredi e ai legatari.
– Segreto: sottoscritto dal testatore su ogni mezzo foglio e consegnato al notaio in un plico da sigillare alla presenza di due testimoni, non potrà essere letto da alcuno.
Il testamento è un atto revocabile in qualsiasi momento. La redazione di una nuova versione andrà a sostituire la precedente.
Donazione in vita: forma di contratto, conclusa presso il notaio per atto pubblico e alla presenza di due testimoni, con cui, per spirito di liberalità, una parte arricchisce l’altra di un bene o di denaro.
I lasciti e le donazioni in vita, destinati a una Onlus, sono esenti da imposte.
Per info: segreteria@cittadellasperanza.org (rif. Marisa Gregori)