Il nubifragio che ha colpito Verona? Frutto del karma che finalmente ha punito chi fomenta odio e razzismo. A sostenerlo in un tweet che ha scatenato le proteste di tantissimi veneti e non solo è Paolo Berizzi, giornalista di Repubblica.
Il tweet del giornalista, sotto scorta dopo le minacce ricevute in seguito alle inchieste su neofascisti ed estrema destra, ha creato un’ondata di indignazione dentro e fuori i social:
“Sono vicino a Verona e ai veronesi per il nubifragio che ha messo in ginocchio la città. I loro concittadini nazifascisti e razzisti che da anni fomentano odio contro i più deboli e augurano disgrazie a stranieri, negri, gay, ebrei, terroni, riflettano sul significato del karma” – aveva scritto il giornalista.
Il post ha scatenato le proteste di moltissimi utenti e di esponenti politici come la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni e il leader della Lega Matteo Salvini. Dopo le polemiche Berizzi è tornato, in parte, sui suoi passi:
“Se qualcuno si è sentito offeso me ne scuso. Sono sicuro che la maggioranza dei veronesi, a differenza di una minoranza di odiatori seriali ben noti in città, abbia capito il senso del mio messaggio. Ribadisco la mia piena, totale e incondizionata solidarietà a tutti i cittadini di Verona colpiti dal nubifragio di ieri”.
Dopo la finta solidarietà per attaccare “nazifascisti e razzisti” di Verona arrivano le scuse a metà, solo ai veronesi e non agli “odiatori seriali” di cui sopra. Karma o no, la sostanza non cambia – è il commento generale dei lettori.
Intanto Twitter dopo le numerose segnalazioni ha rimosso il post di Paolo Berizzi che aveva associato il tremendo nubifragio che ha colpito Verona a causa, questa la teoria del giornalista di Repubblica, del “karma”.
Non sono mancate le critiche immediate anche dagli esponenti politici veronesi.
«Ho inviato una lettera al direttore di Repubblica Maurizio Molinari: serve un intervento forte, le frasi di Berizzi sono miserabili e denotano assenza di qualsiasi statura morale –
così in una nota Paolo Borchia, eurodeputato veronese -. I tentativi di rettifica di Berizzi difettano di credibilità e sono patetici. Per molto meno opinionisti di orientamenti diversi sono stati sospesi dall’ordine, ma l’etica non deve avere colore politico. Sono vicino alle famiglie che hanno subito danni alle abitazioni, ai commercianti, ed agli agricoltori che hanno visto vanificato il lavoro di un intero anno. Verona è forte, – conclude Borchia – supereremo anche questa prova».
«Il giornalista di Repubblica Paolo Berizzi offende Verona e i veronesi. – afferma il consigliere regionale Stefano Valdegamberi -. Le sue affermazioni sul karma che ha colpito i veronesi sono di una gravità estrema. Venga immediatamente sospeso dal suo ruolo di giornalista e lo Stato gli revochi subito la costosa scorta, pagata anche con i soldi dei veronesi, uno spreco inutile per un provocatore seriale».
«Paolo Berizzi ha superato i limiti, oggi in Giunta da amministratore annuncerò querela nei suoi confronti e anche un esposto all’Ordine dei Giornalisti – dice Daniele Polato, assessore alla Sicurezza e alla Protezione Civile del Comune di Verona -. Berizzi ora ritratta, balbetta, precisa, si scusa. Un uomo in affanno con la coda di paglia. Ha offeso e insultato Verona e si è pure ricoperto di ridicolo. Eppure, non contento, arriva persino a definire chi ha difeso la città dai suoi insulti ‘odiatore seriale’. Non conosce vergogna».
Foto: a sinistra, Paolo Berizzi, giornalista di Repubblica; a destra dall’alto, Paolo Borchia eurodeputato veronese, Stefano Valdegamberi consigliere regionale e Daniele Polato, assessore alla Sicurezza e alla Protezione Civile del Comune di Verona.