«È stato semplice dare i natali ad una iniziativa che nasce come un grido di speranza in un momento di emergenza» – spiega così la nascita della sua ultima creatura “Ai 2 Santi” Enrico Fiorini manager della prestigiosa Tenuta San Martino a San Vito di Legnago.
«Dopo un periodo brutto per tutto il comparto della ristorazione serviva una riflessione, c’era bisogno di verificare cosa ancora si poteva fare per dare tono e nuova enfasi alla ristorazione non solo di Legnago, ma di tutto il territorio della Pianura veronese che nulla ha da invidiare a realtà turistiche più prestigiose.
Ho pensato che Tenuta San Martino è sinonimo di grandi eventi, la location delle serate a tema d’estate, i matrimoni, le grandi cerimonie, le cene aziendali; tutto però riconducibile alla grande banchettistica. Quel che mancava era un punto di riferimento all’interno della struttura che identificasse un ristorante d’eccellenza, che purtroppo non avevamo» – conclude Fiorini.
È nato così “Ai 2 Santi“, inaugurato ieri sera, giovedì 18 giugno, dal sindaco Graziano Lorenzetti e da un ridotto numero di ospiti.
Uno spazio ricercato di circa 20 posti, funzionante tutto l’anno, da offrire ai clienti che amano venire a passeggiare nel parco, a chi vuole concedersi una bottiglia speciale per un anniversario, alla famiglia per festeggiare un evento particolare.
Un’alternativa alle solite cose già viste, un modo reinventato di fare e proporre la ristorazione.
“Un ristorante d’emozioni” – lo definisce Fiorini.
Qui l’ospite si appropria dei propri sensi: il territorio, i sapori, la stagionalità, in un contesto di cucina d’autore legata alla tradizione del territorio rivisitata, quella dello chef Mida Muzzolon e del sommelier Gianluca Boninsegna.
Infine il nome “Ai 2 Santi”, in onore di San Martino che è il nome della struttura e San Vito il nome del territorio che la ospita.
Foto: a sinistra, l’entrata di Tenuta San Martino e ora anche di “Ai 2 Santi” a San Vito di Legnago; a destra, Enrico Fiorini.