«I sottoscritti consiglieri chiedono la convocazione d’urgenza del consiglio comunale per trattare il seguente ordine del giorno: situazione Le.Se. e trasparenza».
Inizia così la richiesta presentata oggi, 10 giugno, al presidente del consiglio comunale di Legnago, Paolo Longhi, da parte dei consiglieri di minoranza Renato Defendini, Silvia Baraldi, Stella Bonini, Michele Masin e Diego Porfido sulla vicenda della società Legnago Servizi, che controlla la discarica di Torretta ed è di proprietà al 51% del Comune di Legnago ed al 49% di Aim Vicenza (tramite la controllata Sit).

Un’affaire che sta scuotendo la politica legnaghese anche perché è spuntata una lettera dell’amministratore unico di Aim, Gianfranco Vivian, protocollata in municipio il 28 gennaio, con la quale si informa il sindaco Graziano Lorenzetti dell”«interesse all’eventuale acquisto dell’intera partecipazione nella società Lese Spa».

E questo, quando «il sindaco ha dato mandato a Lese nel mese di aprile di provvedere ad incaricare un professionista per la valutazione delle quote societarie e del patrimonio della società – spiega il consigliere comunale Porfido riportando quanto scritto nella richiesta inviata al presidente del consiglio comunale -. Tale incarico non è stato pubblicizzato nei canali social, nella pagina del sito del Comune e neanche a mezzo stampa, come già fatto notare nel corso dell’ultimo consiglio dai rappresentanti di Legnago futura. Ed è stato assegnato a Massimo Venturato per la cifra di 38.500 euro. Ed i contendenti erano tre, due dei quali, sembra, non avessero i requisiti richiesti dal bando».

Ma non finisce qui, nella loro lettera i consiglieri di opposizione osservano che «Massimo Venturato è presidente di Ancrel veneto, associazione di cui Vivian è vice presidente. Inoltre, considerato che negli ultimi giorni è di dominio nazionale lo scandalo che sta colpendo Amia e il mondo dei rifiuti della città di Verona, che circolano voci insistenti su una possibile fusione Amia, Sit, Agsm e Aim, che con una eventuale vendita delle quote di Le.Se. Legnago perderebbe di fatto il controllo sul mondo dei rifiuti del suo territorio, che il sindaco nel corso dell’ultimo consiglio ha dichiarato “fra 5 o 6 anni il valore di Lese sarà zero”, e vista la poca trasparenza con cui il primo cittadino ha trattato l’argomento, omettendo di informare il consiglio (compresa la sua maggioranza) della lettera ricevuta già a gennaio del 2020 – dicono i consiglieri di minoranza – chiediamo di impegnare il sindaco di dare mandato a Le.Se. di ritirare l’incarico assegnato al professor Venturato, invitando il primo cittadino ad aprire la discussione politica con tutte le forze amministrative della città e nel caso si rendesse necessaria una valutazione delle quote e del patrimonio di Le.Se. si apra un nuovo bando, questa volta, con la massima pubblicità e trasparenza possibile informando giornali e utilizzando tutti i canali comunicativi del Comune».

Foto: a sinistra, i consiglieri comunali Masin, Baraldi, Porfido e Bonini; a destra, il sindaco Lorenzetti.