Il consiglio di amministrazione dell’Istituto ha deliberato il bilancio del 2019 che porterà sabato 20 giugno all’esame di un’assemblea particolare a causa del Covid-19 con un rappresentante designato dai 1678 soci.
L’utile che aumenta di oltre 130 mila euro, da 280 mila euro del 2018 a 411 mila euro del 2019, e la raccolta complessiva di oltre 54 milioni, da 336,4 a 390,8 milioni. Sono i numeri più rilevanti del bilancio 2019 di CereaBanca 1897, licenziato in questi giorni dal consiglio d’amministrazione della banca, guidato da Luca Paolo Mastena, e pronto per essere portato all’esame dell’assemblea dei soci. Che però quest’anno sarà un’assemblea dei soci “sui generis”, dettata dalle misure di sicurezza per il contenimento del Coronavirus e che si terrà sabato 20 giugno: non potranno parteciparvi i 1.678 soci della banca, che dovranno delegare un notaio a rappresentarli nell’assemblea che vedrà la partecipazione solo dei vertici dell’istituto di credito cooperativo.
«Come tutte le assemblee dei soci degli istituti di credito siamo costretti a tenere quello che è il momento principale della nostra attività associativa in questo modo, senza poterci ritrovare e discutere direttamente con tutti i nostri associati – sottolinea il presidente Mastena -. Detto questo, possiamo consegnare ai soci una banca ancora più solida, con l’ennesimo bilancio chiuso in utile che ci consente di portare il patrimonio a 27,89 milioni di euro, in crescita del 3,16% rispetto ai 27,04 milioni registrati al 31 dicembre 2018. Questo vuol dire aver fondi “in cascina” da poter utilizzare nei prossimi mesi a sostegno delle famiglie e dell’economia.
«Il 2019 è stato per noi un anno importante, segnato a gennaio dall’adesione alla nuova holding bancaria Iccrea Banca, con sede a Roma – sottolinea il presidente Mastena -. Questo garantisce all’istituto di essere più forte, più effi- ciente, capace di offrire a soci e clienti servizi e prodotti sempre più evoluti. Rimanendo però profondamente ancorati ai nostri valori ed alle comunità in cui siamo nati, come dimostra la crescita registrata nella raccolta complessiva, aumentata del 16,15% e in particolare quella indiretta, cresciuta del 13%, da 86,6 a 97,9 milioni. A questo si aggiunge l’apertura costruita e realizzata nel 2019 delle nuove filiali di Verona, San Giovanni Lupatoto e Villafranca, tre ex agenzie dell’ex Crediveneto, acquisite da Banca Sviluppo, che hanno visto anche una crescita del personale, passato da 61 a 70 dipendenti».
Tornando ai numeri del bilancio, gli impieghi hanno raggiunto i 233 milioni (+30,51%) rispetto ai 178,5 milioni del 31 dicembre dello scorso anno, prevedendo come destinatari principalmente famiglie e piccole aziende del territorio. Il Cet 1 ratio (parametro principale per valutare la solidità di una banca, che per la Banca Centrale
Europea non deve essere inferiore all’8%) ha raggiunto quota 14,17%, quindi ampiamente sopra i livelli minimi richiesti dalla normativa.
«Sono indicatori che confermano la solidità dell’Istituto e che collocano CereaBanca 1897 tra le piccole e medie banche più virtuose del sistema bancario nazionale – conclude Mastena -. Basti pensare al valore delle sofferenze, i crediti ritenuti non più esigibili, sceso addirittura ad una percentuale su tutti i crediti concessi pari al 7,7%, quando lo scorso anno era al 9,6%».
Foto: a destra, il presidente di CereaBanca 1897 Luca Mastena.