«L’iniziativa di protesta dei sindaci del Basso veronese per ottenere maggiore attenzione e investimenti per l’Ospedale Mater Salutis, merita il plauso ed il sostegno di tutta la comunità» – afferma Gianfranco Falduto, segretario circolo PD di Legnago.

«Un’attenzione nei confronti del nostro ospedale, che invece è mancata nella conferenza stampa di venerdì scorso, 5 giugno, tenuta dalla dirigenza dell’Ulss 9 Scaligera, in occasione dell’ottima notizia della riapertura dell’ospedale Magalini – continua il segretario -. Alla domanda di un giornalista riguardo al ripristino a Legnago di Anatomia Patologica, la risposta del direttore generale è stata: “Anatomia patologica a Legnago c’è, c’è sempre stata e rimane, punto”.

Allora si è trattato di uno scherzo quando l’Ulss 9 Scaligera, il 25 marzo scorso, ha disposto che le attività di Anatomia Patologica dell’ospedale di Legnago venissero trasferite presso la sede di San Bonifacio e l’organico riassegnato tra il laboratorio di analisi di Legnago e l’Anatomia Patologica di San Bonifacio.
È dunque lecito chiedere che Anatomia Patologica di Legnago venga da subito restituita ad integrum.

Nella stessa conferenza stampa, l’impossibilità di riaprire il Punto di primo intervento presso l’Ospedale di Bovolone, dopo il lokdown, è stata motivata con la carenza di medici del Pronto Soccorso di Legnago, solo 15, su 22 previsti, dei quali due che stanno andando in pensione.
Di queste gravi carenze di personale al Mater Salutis, e non solo al Pronto Soccorso ma in tutti i reparti e servizi, sono anni che si parla, cosa è stato fatto nel frattempo?

Da segnalare infine i disagi, a causa delle procedure di sicurezza, dei pazienti che si recano nell’Ospedale di Legnago per effettuare il prelievo di sangue per le analisi cliniche, con prenotazione e dieci giorni di attesa.

Per questo, faccio un appello al sindaco Lorenzetti, che intervenga presso la dirigenza dell’Ulss 9 Scaligera affinchè venga riattivato il Punto prelievi di Porto, chiuso qualche anno fa».

Foto: a sinistra, per un prelievo di sangue attese di 10 giorni; a destra in alto, Gianfranco Falduto; in basso, l’ospedale di Legnago.