Domani 23 maggio, anniversario della strage di Capaci, è la giornata nazionale della lotta alla mafia.
«Il nostro Istituto aveva previsto la partecipazione ad alcune iniziative proposte dal Ministero e dal Comitato Falcone – afferma la dirigente Luisa Zanettin -. Tutto sospeso causa Coronavirus. Ma la scuola non si ferma. Le attività iniziate sono proseguite e sono state completate a distanza».
«Abbiamo inviato a Roma e a Palermo un video, – continua la dirigente scolastica – frutto del lavoro dei ragazzi della 5AFM e della 5BLM, e coinvolto tutto l’istituto a dare una propria foto con la quale è stata composta l’immagine famosa dei due giudici Falcone e Borsellino, a significare che il contributo di ciascuno, che può parere insignificante, è invece determinante».

«Il nostro Istituto è sensibile alla tematica e ha promosso in questo anno scolastico una specifica progettualità, che ha avuto inizio con la partecipazione di due classi quinte dell’Istituto, ad un preciso percorso formativo, finalizzato proprio a far conoscere il fenomeno mafioso in tutti i suoi aspetti» – afferma la professoressa di diritto Federica Bellinato.

Le classi coinvolte nel percorso, la 5 ABLM con il professore Luca Negri docente di fotografia e la 5 AAFM con la professoressa Bellinato hanno ascoltato nell’Aula Magna le testimonianze di chi quotidianamente si spende in prima persona per contrastare il fenomeno mafioso, anche mettendo a rischio la propria incolumità.
Hanno infatti incontrato la giornalista d’inchiesta, Floriana Bulfon, i rappresentanti delle associazioni – Libera e Avviso Pubblico – Pier Paolo Romani, Roberto Fasoli e altri.

“La mafia teme la scuola più della giustizia”: questa frase è stata ripetuta dai relatori in ogni incontro e da questa convinzione le due classi hanno ritenuto di coinvolgere nel loro percorso tutto l’Istituto.

Gli Studenti delle due classi quinte, con la regia del professore Negri, hanno chiesto a tutte le persone che vivono il Minghetti di farsi fotografare.
Ogni piccolissima immagine di ciascuno, ha contribuito alla realizzazione dell’opera finale nella quale i singoli non sono più identificabili individualmente ma tutti assieme testimoniano la loro presenza nella lotta alla mafia.
Infatti ogni tassello di immagine ha determinato una immagine molto grande che rappresenta i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e che sarà appesa, non appena si tornerà alla normalità, in un punto ben in vista della scuola perché il loro esempio continui, nonostante tutte le difficoltà del nostro tempo, ad orientare le giovani generazioni in un senso ben definito.

“Le due classi hanno realizzato inoltre un video dal titolo “Noi siamo la gente” ed è stato inviato nei giorni scorsi alla segreteria organizzativa di Palermo Chiama Italia 23 maggio 2020 – in occasione del ventottesimo anniversario delle stragi di Capaci e Via D’Amelio – conferma la professoressa Bellinato – e che mette in evidenza come la non rassegnazione ma al contrario un ragionato ottimismo possano essere determinanti per arginare il fenomeno mafioso e come ognuno possa fare la differenza nel diffondere la cultura della legalità a partire dalla scuola.

Guarda il video dell’Istituto M.Minghetti “Noi siamo la Gente”.