Ripartire dai giovani e creare opportunità di lavoro in un sistema organizzativo in rapidissima evoluzione.
Banca di Verona scommette sui giovani della cosiddetta Generazione Y e lo fa lanciando un’iniziativa che rimette in circolo, soprattutto in un periodo molto problematico per la scuola italiana, valori come lo studio, l’applicazione e il merito. Con la prospettiva di percorsi di stage in azienda che negli ultimi anni si sono rivelati occasioni di crescita e di impiego stabile per almeno una cinquantina di ragazzi.
Nei giorni scorsi il Consiglio di amministrazione ha approvato il nuovo bando per l’assegnazione delle borse di studio 2019-2020. Un’undicesima edizione ancora più ricca dell’anno scorso, dove i giovani dovranno mettere in luce i risultati raggiunti attraverso voti e merito.
In palio 90 borse di studio complessive. Per gli attestati di qualifica professionale previste da bando ci sono 10 borse di studio del valore massimo di 250 euro, mentre per i diplomi di scuola secondaria si prevede l’assegnazione di 30 borse di studio, per un importo massimo di 300 euro cadauna.
Per i diplomi di laurea di I° livello (triennale) la banca assegnerà 20 borse di studio del valore massimo di 450 euro ciascuna, mentre per i diplomi di laurea di II° livello (laurea specialistica/magistrale o equipollente o laurea vecchio ordinamento) sono state messe in palio 30 borse di studio del valore massimo di 750 euro.
Un investimento che in dieci anni ha gratificato quasi 500 ragazzi.
«Il nostro vuole essere un segnale forte – esordisce il presidente di Banca di Verona, Flavio Piva -. I giovani vanno resi protagonisti in progetti che possano creare opportunità di crescita, di innovazione, di qualità per il territorio. Più che mai oggi, ad aule chiuse.
La scuola italiana, la formazione professionale, l’Università non possono trasferirsi solo sul web, ma in un percorso che valorizzi anche la socialità e i progetti in partnership nel nostro territorio.
Per noi il rilancio parte dalle persone».
Il bando è scaricabile dal sito web di Banca di Verona. I richiedenti dovranno essere figli di soci o clienti. Il regolamento prevede anche l’erogazione di un buono per l’apertura di un fondo pensione.
«Non è solo l’opportunità di un premio in denaro – assicura il Direttore generale Valentino Trainotti -. Questi ragazzi hanno davvero l’opportunità di seguire un percorso che li porta dalla scuola al mondo del lavoro. Banca di Verona ha selezionato negli anni una quarantina di aziende veronesi clienti che hanno aderito al progetto Stage per i premiati della Banca. I curricula degli studenti vincitori vengono periodicamente messi a disposizione di queste aziende, che poi organizzano percorsi di stage e di formazione, non di rado sfociati in vere e proprie assunzioni in pianta organica. Un modo – conclude il direttore generale – per sentirci vicini al mondo che produce e che valorizza i talenti di casa nostra».
Foto: a sinistra, studenti per i quali l’istituto di credito ha istituito 90 borse di studio; a destra in alto, il presidente Flavio Piva e il direttore Valentino Trainotti; in basso, la sede di Banca di Verona di corso Porta Nuova in città.