«Chi ha chiesto di valutare il valore della società Legnago Servizi e perché?». È quanto chiedono con un’interpellanza presentata oggi al sindaco Graziano Lorenzetti ed al presidente del consiglio comunale, Paolo Longhi, i consiglieri comunali d’opposizione Renato Defendini (Lista Gandini), Silvia Baraldi, Stella Bonini. Michele Masin e Diego Porfido del gruppo “Legnago Futura”.
Un’interpellanza che porta al centro dell’attenzione della politica legnaghese la municipalizzata che si occupa della raccolta dei rifiuti e che vede, come socio privato, l’Aim di Vicenza, coinvolta in questi giorni nel mega risiko delle municipalizzare del Nord Est con il piano di fusione tra Agsm Verona, Aim Vicenza e A2A Milano.
E che lancia nello stagno legnaghese un sassolino non da poco: non è che il Comune vuole vendere la LeSe? Mandando all’aria il famoso piano di fusione con l’EsaCom di Nogara sbandierato da anni, da centrodestra e centrosinistra al governo a Palazzo de’ Stefani, e destinato a creare una grande municipalizzata del Basso Veronese?
Ma non solo, nell’interpellanza, visto che il 7 aprile è stato pubblicato sul sito di Le.Se un avviso per poter concorrere alla manifestazione di interesse per l’affidamento della perizia di stima economico patrimoniale della Società Legnago Servizi Spa, si chiede anche «di sapere i nomi dei soggetti che hanno manifestato interesse e chi fra questi ha vinto? Quali sono stati i criteri/motivi che hanno portato all’esclusione degli altri candidati? Di sapere a quanto ammonta la cifra accordata al professionista, o alla società tra professionisti, per l’espletamento di tale incarico?».
Tutte domande alle quali sarà chiamata a rispondere con quest’interpellanza la maggioranza del sindaco Lorenzetti nel prossimo consiglio comunale che verrà convocato sembra entro il 20 maggio prossimo.
Foto: a sinistra, i consiglieri comunali Masin, Baraldi, Porfido e Bonini; a destra, la sede di Le.Se a Torretta di Legnago.