La relazione sulla produzione e gestione dei rifiuti discussa nella 2^ Commissione del Consiglio regionale, con la presenza del direttore generale di Arpav Luca Marchesi, ha messo in evidenza molte luci, ma anche alcune ombre.

«Assistiamo anche quest’anno ad un miglioramento generale riguardo il raggiungimento degli obiettivi e questo è merito dell’impegno degli enti, ma soprattutto dei cittadini – afferma il direttore Marchesi -. Maglia nera in questa classifica resta però il Comune di Verona, che non riesce a raggiungere quasi nessun obiettivo di Piano.
Infatti la raccolta differenziata raggiunge solo il 54% e il quantitativo di chilogrammi di rifiuti prodotti nel capoluogo è più elevato rispetto alla media degli altri comuni, anche capoluogo provinciali».

«Questo avviene – sottolinea il consigliere regionale pentastellato Manuel Brusco -, malgrado il Comune di Verona sia inserito in un bacino a sé stante, chiamato ‘Verona Città’. Pur rappresentando un unicum in Regione Veneto, soluzione che dovrebbe garantire maggiore efficienza, risulta invece essere il contrario. Ma c’è di più. Si sono moltiplicati gli enti di gestione, ma ridotti gli impianti. Ad oggi l’unica discarica per rifiuti urbani attiva presente sul territorio provinciale veronese è quella di Torretta, nel comune di Legnago, e come ho spiegato in commissione, riceverà i rifiuti anche dei bacini di ‘Verona Città’ e della provincia settentrionale».

«Come sollevato in passato e anche recentemente da alcuni sindaci del bacino di rifiuti Verona sud, anch’io torno a ribadire la mia contrarietà a questa scelta – afferma l’esponente del M5S -. La Discarica di Torretta rappresenta una potenziale ‘bomba ecologica’ per la sua collocazione geografica e per tutte le vicende che l’hanno coinvolta in passato.
Non possiamo svendere il nostro territorio, per ottenere una diminuzione in bolletta di un paio di euro, ricevendo per contro solo problemi, anche ambientali, come l’aumento del traffico di camion sulle strade dei comuni della Bassa.
I bacini erano stati istituiti per gestire i rifiuti e trovare sistemi locali di trattamento, è assurdo che invece i rifiuti finiscano tutti nella Bassa Veronese, trasformando Torretta nella pattumiera della provincia e del Veneto».

Foto: a sinistra, la discarica di Torretta a Legnago; a destra in alto, il direttore generale di Arpav Luca Marchesi; in basso, il consigliere regionale M5S, Manuel Brusco.