«Ancora una volta con la prima emissione della bolletta relativa al nuovo anno dobbiamo constatare un nuovo aumento nelle tariffe applicate da Acque Veronesi» – questo il commento dei consiglieri comunali di Coccinella Cerea e Cerea Città, Paolo Bruschetta, Alessia Rossignoli e Francesco Calza riportato nel comunicato a loro firma.
«Piccola cosa in realtà, – si legge nella nota – si tratta di pochi centesimi di euro che probabilmente per la stragrande maggioranza di noi utenti non andrà ad influire più di tanto nei bilanci familiari.
È anche vero che l’acqua sta diventando una risorsa sempre più preziosa e quindi è bene che venga utilizzata con parsimonia e pagata il giusto.
Tuttavia in questo momento particolare della nostra vita riteniamo che l’applicazione di tale aumento vada a stridere con la diffusa necessità di posticipare le scadenze di imposte, tasse e pagamenti vari, accompagnata da richieste di aiuti di vario genere volti ad affrontare questo periodo difficile per tutti gli utenti.
Rendiamo quindi pubblica l’applicazione della nuova componente tariffaria per invitare Acque Veronesi a rinviare tali aumenti come gesto di sensibilità e di vicinanza verso tutti coloro che stanno attraversando una disagevole situazione economica».
LA RISPOSTA.
A rispondere ai tre consiglieri comunali, su richiesta de il Nuovo Giornale Web, è intervenuto l’ente garante del servizio idrico integrato a Verona e provincia meglio conosciuto come Ato Veronese e presieduto dal ceretano Bruno Fanton, ente preposto per la determinazione del costo del servizio.
«L’Ato Veronese informa che le bollette, dal 1° gennaio 2020, vedono l’applicazione di una nuova componente nazionale, denominata UI4.
La componente UI4 è stata decisa dall’Arera, Autorità Nazionale di regolazione per Energia Reti e Ambiente, che userà i proventi di questa nuova imposizione per costituire il fondo di garanzia nazionale per gli investimenti nel settore idrico.
UI4 ammonta a 0,004 euro per ogni metro cubo (mille litri) di acqua prelevata dall’acquedotto. Per una bolletta di una famiglia di 3 persone il valore di UI4 si attesta su circa 70 centesimi all’anno.
Arera, peraltro, ha già disposto che le società di gestione non possano avviare procedure di messa in mora e chiusura del contatore nei confronti di utenti che non pagassero le bollette durante l’emergenza Covid19, ed ha allo studio ulteriori provvedimenti, oltre al bonus idrico, per aiutare gli utenti in difficoltà.
Di ciò ha dato notizia sia il Consiglio di Bacino Veronese che Adiconsum Verona sulle proprie pagine Facebook. Ciò si traduce, di fatto, in una posticipazione del pagamento delle bollette, di cui potranno usufruire coloro che sono in difficoltà a causa dell’emergenza COVID19.
È bene, infine, ricordare che Acque Veronesi Scarl, come Ags SpA per il lago di Garda, sono società interamente pubbliche che vivono esclusivamente dei proventi da tariffa, e che non distribuiscono mai i propri utili ai comuni loro proprietari; il fatto di non incassare le bollette per lungo tempo, comporterebbe il rischio di default delle società, con impossibilità di fare gli investimenti e, a lungo andare, anche difficoltà nell’erogazione del servizio.
Gli investimenti nel settore idrico, altresì, saranno sicuro motore di ripresa economica, per tutta la filiera delle costruzioni edili e dei lavori stradali».
Foto: a sinistra, il presidente del Consiglio di Bacino Veronese meglio conosciuto come Ato, Bruno Fanton; a destra dall’alto, consiglieri comunali di Coccinella Cerea e Cerea Città, Paolo Bruschetta, Alessia Rossignoli e Francesco Calza.