Nelle ultime ore il bilancio si è ulteriormente aggravato: 26 vittime in totale nella struttura di Villa Bartolomea e 8 decessi a Legnago oltre a 70 casi positivi tra ospiti e operatori.
I sindaci dei 98 comuni della Provincia di Verona hanno sottoscritto una lettera che è stata inviata al prefetto Donato Cafagna e al dg dell’Ulss 9 Scaligera Pietro Girardi con la quale chiedono che “sia garantito a queste strutture un canale prioritario per la fornitura dei necessari DPI (Dispositivi di Protezione Individuale), a tutela di operatori ed ospiti”.
“Rimarchiamo inoltre – prosegue la lettera dei primi cittadini – la necessità che, ogni volta che si riscontri un caso di positività al Covid-19 all’interno delle case di riposo, siano immediatamente attivate le procedure di controllo necessarie: tampone a tutte le persone (ospiti e personale) con priorità ai sintomatici e soggetti più a rischio”.

Qualora gli esiti dei test dessero un numero di operatori positivi tale da mettere in difficoltà l’ordinaria gestione, i sindaci hanno chiesto che “sia possibile attivare rapidamente, per tutta la durata dell’emergenza, il reperimento di personale sostitutivo attraverso l’impiego della Croce Rossa, dell’Esercito, oppure dando la possibilità alle strutture di assumere in deroga alle vigenti normative inerenti il diritto del lavoro, pubblico o privato, anche in riferimento all’intermediazione di manodopera e all’assunzione di personale interinale. Chiediamo inoltre deroga del titolo di abilitazione per assunzione del personale che sia iscritto all’ultimo anno dei corsi Oss (Operatore Socio Sanitario)”.

Foto: a sinistra, la Casa di Riposo di Legnago; a destra in alto, il prefetto Donato Cafagna; in basso, il direttore generale dell’Ulss 9 Scaligera Pietro Girardi.