Con una circolare redatta dalla Direzione Regionale Prevenzione della Regione Veneto e inviata ai sindaci e ai prefetti del territorio, sono state disposte alcune deroghe all’ordinanza del presidente Zaia per quanto riguarda le uscite e gli spostamenti delle persone con gravi disabilità intellettive, disturbi dello spettro autistico e patologie psichiatriche ad elevata necessità di supporto.

«Sono tutte persone – ha detto l’Assessore alla Sanità e Sociale Manuela Lanzarin presentando il provvedimento – alla quali è un dovere civile prestare tutta l’attenzione possibile.
Così abbiamo fatto, individuando, con il supporto degli esperti, situazioni nelle quali è opportuno derogare a regole che vanno benissimo per la popolazione in generale, ma che possono risultare penalizzanti per alcune categorie di cittadini meno fortunati. Questi soggetti sono, ad esempio, spesso connotati da particolari problemi comportamentali incompatibili con una lunga permanenza in spazi chiusi».

A toccare lo stesso tema era stato nei giorni scorsi il consigliere regionale Stefano Valdegambieri che aveva sottolineato: «I gravi disabili cognitivi (cerebrolesi, autistici,..) non hanno la consapevolezza di ciò che sta accadendo. Per loro l’incontro con un familiare o la boccata d’aria non è un capriccio ma un fatto terapeutico, la cui assenza sta aggravando la salute dei disabili e rendendo impossibile la vita per i loro familiari.
Chiedo che per questi, almeno quelli più gravi, si possano avere delle deroghe alle norme restrittive, pur usando tutte le misure di protezione per garantire la loro salute».

Di conseguenza, la circolare prevede che le persone affette da tali patologie possano uscire dalla propria abitazione con l’assistenza necessaria di un accompagnatore, limitando l’uscita allo stretto necessario e adottando tutte le misure di prevenzione raccomandate dalla normativa vigente (distanza interpersonale con terze persone, uso di mascherine).

L’accompagnatore avrà cura di portare con sé apposita autocertificazione, corredata dal certificato medico, attestante la sussistenza delle condizioni di salute che sono alla base della deroga alla limitazione di circolazione sopra descritta. Al fine di agevolare la famiglia o il tutore, l’azienda ULSS di competenza provvede a consegnare il certificato in oggetto secondo modalità concordate con la stessa famiglia o con il tutore volte ad evitare agli stessi di doversi spostare sul territorio per ricevere il certificato.

Foto: a destra, le persone con gravi disabilità intellettive, avranno una deroga per uscire di casa; a destra in alto, l’Assessore alla Sanità e Sociale Manuela Lanzarin; in basso, il consigliere regionale Stefano Valdegambieri.