Il ristorante Perbellini è un’altra delle vittime eccellenti del coronavirus. Quando terminerà l’emergenza, non riaprirà le porte per i suoi clienti lo storico ristorante di Isola Rizza, sempre presente nella guida Michelin dal 1991.
«Abbiamo chiuso quando il presidente del Consiglio ha fermato per decreto i ristoranti ma qualche giorno fa ho salutato tutti collaboratori con un brindisi; il ristorante non riaprirà più. Si chiude un capitolo della mia vita durato 30 anni». A parlare è Paola Secchi, – intervistata da Antonino Padovese per il Corriere – che alla fine degli anni Ottanta lasciò un sicuro impiego in banca per aprire nella Bassa Veronese il ristorante Perbellini.
«Le prime ordinanze hanno vietato battesimi e comunioni e ci hanno fatto perdere le prenotazioni di chi aveva piacere di proseguire un’occasione di festa a tavola con noi assieme a famiglie e amici. Poi Veronafiere ha deciso di rinviare il Vinitaly, che per noi è un momento di grande lavoro.
Le prenotazioni erano in crescita, ma così non potevamo continuare». Paola Secchi ammette che da tempo era in atto una riflessione con la famiglia Perbellini sul tipo di proposta da offrire ai clienti «soprattutto locali» che arrivavano al ristorante.
«Mi stavo allontanando sempre di più dalla cucina stellata che per quasi 30 anni è stato il mio mondo. Poi sono successe un paio di cose e infine il coronavirus. Alla fine, d’accordo con la famiglia, abbiamo deciso di chiudere definitivamente».
Nel giro di un paio di mesi hanno lasciato Isola Rizza il maitre Riccardo Migotto, che si è trasferito a Verona, e lo chef Francesco Baldissarutti, che nel 2014 aveva preso il timone del ristorante e che presto guiderà la cucina di un nuovo locale a Roverchiara.
«Avevo già cominciato a fare alcuni colloqui. Ma adesso ci prendiamo tutti una pausa e ci fermiamo. Il futuro? Abbiamo tante idee ma non è questo il momento per pensarci».
Il ristorante Perbellini rappresenta un capitolo importante nella storia della cucina veronese. Paola Secchi l’aveva aperto nel 1989 con in cucina l’allora marito Giancarlo Perbellini, che ha ottenuto una prima stella nel 1991 e la seconda nel 2001 «il primo è l’anno in cui sono nati i due gemelli, il secondo quello in cui è nato Alessandro».
Nel 2014 Giancarlo Perbellini lascia il ristorante per aprire la sua «Casa»in piazza San Zeno, Paola Secchi prende il timone del locale e promuove il sous chef Francesco Baldissarutti; con lui arriva la conferma nella guida Michelin con la stella. Cinque anni ancora nell’olimpo della cucina fino alla chiusura definitiva. – l’intervista è di Antonino Padovese.
Foto: a sinistra, lo staff del ristorante stellato Perbellini; a destra Paola Secchi direttrice di sala e amministratrice Perbellini.