Un accordo tra quattro Comuni, la Regione e Veneto strade per realizzare il tratto della variante alla Strada Regionale 10 tra Sanguinetto e San Pietro di Morubio.
Un progetto che il territorio attende da almeno 15 anni, ma stavolta sembra sia quella buona.
A presentare l’operazione, martedì 2 marzo a Cerea in Area Exp, oltre al sindaco Marco Franzoni, erano presenti Elisa De Berti, assessore alle infrastrutture della Regione Veneto; il consigliere regionale Alessandro Montagnoli; i sindaci dei comuni interessati, Daniele Fraccaroli per Sanguinetto, il sentatore Cristiano Zuliani per Concamarise, e Corrado Vincenzi per San Pietro di Morubio, ed infine, l’ingegnere Silvano Vernizzi, direttore generale di Veneto Strade.
Il sindaco di Cerea, Comune capofila che si è mosso per primo, ha presentato ufficialmente il protocollo di intesa che tra una settimana porterà in consiglio comunale, insieme ai suoi colleghi degli altri tre Comuni. «L’accordo prevede – ha esordito Franzoni – l’aggiornamento di un progetto definitivo, che è rimasto chiuso nel cassetto per oltre una decina d’anni, e la redazione del progetto esecutivo di tutto il tratto interessato.
È un’operazione da circa 700 mila euro, di cui 635 mila a carico di Veneto Strade, e 70 mila da dividere tra i quattro Comuni in base alla lunghezza del tracciato».
Si sono associati anche Zuliani e Vincenzi, spiegando che comunque la realizzazione dell’opera porterebbe vantaggi anche ai loro paesi.
L’assessore regionale De Berti ha spiegato come stanno le cose, dopo il tramonto del progetto dell’autostrada Nogara-mare. «Fino ad un anno fa c’era il problema della Nogara-mare – ha spiegato De Berti – che sappiamo come è finita. L’anno scorso, parlando con il sindaco di Cerea, ci siamo proposti di incontrare la dirigenza di Veneto Strade per capire se ci sono possibilità, anche mettendo risorse comunali, di realizzare la variante alla Regionale 10, che alla fine di quest’anno ritornerà statale.
In quel momento, era in corso la gara per la progettazione della tratto di quest’arteria da Carceri, nel Padovano, dove si ferma oggi, a Legnago.
In quella sede è emersa la possibilità di tirar fuori dal cassetto quel progetto, adeguarne quello definitivo e procedere per arrivare fino alla Transpolesana».
«L’intento è mettere sul tavolo dell’Anas quanto prima il progetto definitivo, con la richiesta di inserimento nel Contratto di programma tra Regione e Veneto Strade. Se noi riusciamo a fornire un progetto già pronto ed Anas deve fare soltanto la gara di appalto, sicuramente il percorso sarà più veloce – ha continuato De Berti -. Attenzione, però, non stiamo dicendo che la variante verrà sicuramente realizzata».
Il direttore generale di Veneto Strade ha aperto un buon margine di speranza: «La variante di cui parliamo è di 8 km, dalla fine della tangenziale nord di Sanguinetto, fino alla Transpolesana. C’è una progettazione molto datata che risale al 2010 e che si divide in due stralci: il primo da Sanguinetto alla Provinciale 2 e il secondo da quest’ultima alla Transpolesana.
Il primo sarebbe costato 24 milioni, il secondo 13,5 milioni. Quindi, in tutto, 37,5 milioni, prezzi del 2010.
I soldi per la progettazione – ha assicurato l’ingegnere Vernizzi – ci sono, provengono dal ribasso ottenuto nella gara d’appalto l’assegnazione del lotto da Carceri a Legnago con un ribasso di 920 mila euro».
«La Regione – ha assicurato De Berti – è d’accordo». Quanto al contributo dei Comuni, Cerea metterà 35 mila euro, 12.500 Sanguinetto e San Pietro di Morubio e 10 mila Concamarise. Entro fine marzo i consigli comunali dovranno approvare l’impegno nel loro bilancio, poi il mese di aprile servirà a definire l’accordo.
Foto: in alto da sinistra, Vernizzi, De Berti e Franzoni; Elisa De Berti, assessore alle infrastrutture della Regione Veneto; il sentatore Cristiano Zuliani sindaco di Concamarise; in basso il tavolo della conferenza stampa,da sinistra Silvano Vernizzi, Elisa De Berti, Marco Franzoni, Alessandro Montagnoli, Daniele Fraccaroli, Corrado Vincenzi e Cristiano Zuliani.
[ da Primo Giornale S.M. ]