Il rifacimento e potenziamento della rete nel comune di Legnago rappresenta uno dei principali interventi del capitolo fognatura del piano delle opere di Acque Veronesi del biennio 19/20 (1,5 milioni circa di investimento, divisi per competenze dal gestore del servizio idrico integrato e dal comune, responsabile per le meteoriche). Un intervento atteso da anni e iniziato a fine estate di grosso impatto per la viabilità, gestita via via dal comune di Legnago trovando il miglior equilibrio possibile tra le esigenze dei cantieri e le necessità cittadine. Ma un intervento anche tecnicamente complicato; non solo per le diverse quote, e quindi per la necessità di variare altezze e dimensioni delle nuove condotte, ma anche per ricalibrare lo smaltimento delle acque meteoriche e la pendenza degli invasi.
«In passato sono bastati pochi minuti di pioggia intensa per creare disagi e allagamenti molto impattanti, per questo, su richiesta del comune, abbiamo progettato un intervento che porti a diminuire drasticamente il rischio che questi eventi si ripetano» – spiega il presidente di Acque Veronesi Roberto Mantovanelli – «Anche grazie alla sinergia con il comune abbiamo cercato di ridurre il più possibile i disagi, attraverso cantieri mobili, più squadre al lavoro in punti diversi, tecnologie di ultima generazione come il “no dig”, ma inevitabilmente un inter vento di questa portata qualche problema lo crea. Siamo molto fiduciosi però sul risultato finale».
Fine lavori ormai vicina
Marzo il mese programmato per la chiusura dell’intervento, che ha subito in corsa qualche variazione e qualche ritardo. L’ultimo, un ritrovamento archeologico durante gli scavi in via XX settembre il cui valore storico e culturale è stato al vaglio della soprintendenza. Entro fine mese è prevista la riapertura del tratto di via XX settembre fino a via Cavalcaselle, con la posa del “bynder” prima e poi del tappeto d’usura per completare l’asfaltatura.
L’ultimo tratto ad essere completato sarà quello sempre di via XX settembre tra via Cavalcaselle e viale dei Tigli in scaletta, salvo imprevisti, per metà marzo. Entro fine mese è previsto anche il completamento dei lavori con il “no dig” (Le tecnologie no-dig ovvero “senza scavo” o “senza trincee” permettono la posa in opera di tubazioni senza ricorrere agli scavi a cielo aperto evitando la manomissione della superficie stradale. ndr).
Foto: a sinistra, i lavori in corso nel centro cittadino; a destra, il presidente di Acque Veronesi Roberto Mantovanelli.