Solida e redditiva, con indicatori in continuo e progressivo miglioramento e politiche orientate all’innovazione, con una crescente attenzione per il tessuto economico, produttivo e sociale del territorio.
Il Consiglio di amministrazione di Banca di Verona ha approvato un bilancio di esercizio 2019 molto positivo, che sarà presentato ai soci nel corso dell’assemblea prevista per il prossimo 24 aprile.

Utile in crescita e indicatori di solidità in forte incremento: «L’utile netto si attesta a 4,785 milioni di euro, con un incremento del 2,44% rispetto al dato del 2018. – annuncia il presidente Flavio Piva – Banca di Verona dimostra la sua capacità aziendale di produrre stabilmente utili che vengono poi accantonati in gran parte a patrimonio e che vanno a rafforzare la solidità della BCC.
Negli ultimi 5 anni complessivamente l’utile prodotto è stato di 23,338 milioni di euro, negli ultimi 10 anni il dato lievita a 42,643 milioni di euro. Il roe medio annuo è superiore al 5%.
Anche in questo caso un dato di eccellenza, che pone Banca di Verona tra le più virtuose e performanti nel sistema bancario italiano».

Si rafforza ulteriormente la posizione patrimoniale con il patrimonio netto che raggiunge i 96,830 milioni di euro (+5,72% rispetto al 2018).
«Il nostro CET1 Capital Ratio ovvero il coefficiente di solidità patrimoniale – continua Piva- si attesta al 26,526%, straordinariamente ben al di sopra dei limiti normativi e del dato riferito al sistema bancario nazionale».

«Anche la raccolta complessiva da clientela è in forte incremento. – spiega il direttore generale Valentino Trainotti – I dati sono molto significativi, perché confermano la fiducia che il territorio attribuisce a Banca di Verona.
Raccolti 45,254 milioni di euro in più rispetto al 2018, con un incremento percentuale del 5,32%. Il dato complessivo raggiunge gli 896 milioni di euro, grazie all’aumento sia della raccolta diretta (+19,8 milioni di euro), sia del risparmio gestito (+32,3mln) con la raccolta indiretta che cresce del 7%. – E non è tutto – continua Trainotti – Migliora ulteriormente la già ottima qualità del credito concesso. A maggior riprova del lavoro svolto su questo fronte così importante per la gestione della banca, il totale non performing loans (npl: sofferenze, inadempienze probabili) si riduce del 6,93%, con un indice npl netti/crediti netti pari all’1,51% (nel 2018 il dato si fermava al 1,60%).
Inoltre le coperture (impairment) sul totale npl sono pari al 76,50% (nel 2018 il dato si attestava al 74,71%). Questi indicatori pongono la banca ai vertici a livello nazionale tra le banche, non solo della sua categoria».

«Il 2019 è stato un anno di transizione per l’ingresso di Banca di Verona nel Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea, con forti investimenti, in particolare, per la “migrazione” sulla nuova piattaforma tecnologica. – precisa il presidente Piva – La Banca grazie alla gestione attenta ed efficace e ad un’ottima qualità degli asset ha potuto far fronte all’incremento delle spese amministrative, derivanti dalla partecipazione alla costruzione del Gruppo Bancario assieme ad altre 139 Bcc italiane. In tutto questo processo – continua Piva – ha mantenuto una più che adeguata capacità reddituale. Oggi la Banca si presenta sul mercato forte non solo di un’evidente solidità patrimoniale, ma anche dell’appartenenza ad uno dei maggiori gruppi bancari italiani. E’ forte l’impegno a sostegno delle famiglie e dei giovani – tiene a precisare il presidente – ma soprattutto a favore delle imprese, per le quali abbiamo sviluppato strumenti e servizi efficienti e innovativi. L’affiancamento alle aziende del territorio, piccole e grandi, è un punto di forza importante per Banca di Verona, molto apprezzato dagli imprenditori nel rapporto di consulenza che offriamo. Non solo, siamo proiettati con convinzione verso l’innovazione, ma anche verso il sociale e i progetti culturali della città e della provincia».

Nel corso dell’anno abbiamo ulteriormente affinato il nostro modello organizzativo e distributivo, – interviene il direttore generale Trainotti – e abbiamo ampliato la nostra rete con l’apertura di una succursale dedicata alla consulenza alle imprese ad Ala di Trento.
Ottimi i risultati ottenuti qui dai nostri due consulenti, con un credito erogato complessivo superiore ai 26 milioni di euro, dei quali 10,4 milioni sono relativi a finanziamenti della Banca Corporate del gruppo, Iccrea BancaImpresa. La raccolta nell’ultima filiale aperta è stata superiore ai 3,5 milioni di euro, con un ottimo risultato già nel primo mese del 2020 sul fronte della raccolta indiretta.
In realtà il primo semestre dell’anno ci riserva grandi opportunità e grandi progetti. Saremo particolarmente attivi sul segmento giovani, dove presenteremo a breve un progetto Millennials, ma anche su nuovi territori che andremo a presidiare con l’apertura di una nuova succursale».

Foto: da sinistra, il presidente Flavio Piva e il direttore generale Valentino Trainotti.