Soddisfatti gli agricoltori veronesi per gli esiti delle elezioni del Consorzio di Bonifica. Si è votato domenica 15 dicembre, per il rinnovo degli incarichi del Consorzio di Bonifica Veronese.
Le tre associazioni agricole Coldiretti, Confagricoltura e Cia – Agricoltori italiani – si sono presentate al voto con una lista unitaria, con persone impegnate a garantire, grazie all’esperienza, una gestione attenta e competente degli Enti pubblici deputati alla difesa di abitazioni, esercizi commerciali, capannoni dagli allagamenti che possono essere provocati da precipitazioni intense e da esondazioni di fiumi e canali.
Il Consorzio di bonifica Veronese, nell’area veronese a destra del fiume Adige è una realtà il cui territorio di competenza si estende su 171.134 ettari e comprende 59 Comuni, di cui 57 veronesi e due rodigini. Domenica alle elezioni per il rinnovo dell’assemblea, che poi nominerà il consiglio direttivo, hanno partecipato 4.987 dei 112.354 aventi diritto.
L’elenco dei 20 consiglieri eletti che sono destinati a far parte dell’assemblea sono risultati così suddivisi:
in prima fascia dove erano previsti 2 soli eletti, i più votati sono stati i rappresentanti di Coldiretti Verona Claudio Valente 1.412 e Francesco Occhi 621.
In seconda fascia la civica Uniti per la bonifica e la tutela del territorio ha ottenuto due seggi, che saranno ad appannaggio di Fabio Passuello 113 ed Ampelio Cagalli 52.
Sette invece i più votati della formazione unitaria delle associazioni di categoria, che candidava Luca Melotti 433, Giovanni Adami 401, Alex Vantini 398, Francesco Dolci 375, Matteo Birolli 345, Osvaldo Tadiello 306 e Marco Giuseppe Benedetti 122.
In terza fascia Uniti ha conquistato un posto, per Carlo Franco 33, mentre Coldiretti, Confagricoltura e Cia hanno visto votati Roberto Serpelloni 329, Riccardo Luca Bonfante 286, Andrea Bedoni 268, Raffaele Pettene 264, Simone Lucchini 262, Renzo Bonizzato 172, Giuseppe Carcereri 120 e Umberto Parodi 83.
«I cambiamenti climatici, il dissesto idrogeologico, la tutela del territorio e della bellezza del paesaggio sono senz’altro i motivi per cui le elezioni dei Consorzi di Bonifica hanno coinvolto liste di agricoltori, cittadini ed amministratori. Il tema della gestione dell’acqua nel veronese, dopo le calamità ripetute ogni anno, i problemi ambientali causati da fonti di inquinamento industriale a volte anche urbano, hanno richiamato l’attenzione di un pubblico diverso rispetto ai soli operatori agricoli interessati maggiormente quali primi custodi della terra e delle risorse naturali. Nonostante l’appuntamento non goda di percentuali altissime in merito all’affluenza al voto dell’intera collettività, si tratta di un “risveglio” che Coldiretti legge con favore considerato il dialogo che da tempo l’associazione ha avviato e consolidato con la società civile. Ora andiamo avanti con l’attività di tutela del territorio e del patrimonio idrico», precisa Daniele Salvagno, presidente di Coldiretti Verona.
Soddisfatto dell’esito delle elezioni Paolo Ferrarese, presidente di Confagricoltura Verona: «Ha premiato l’aver fatto una lista unitaria perché il rischio, in caso contrario, vi era la possibilità che categorie diverse dall’agricoltura potessero dettare la linea, mentre è giusto che siano gli agricoltori ad avere voce nelle questioni riguardanti il territorio. Siamo felici per il brillante risultato ottenuto in prima fascia da Claudio Valente, anche se non rappresenta la nostra associazione, perché viene premiato il suo impegno a favore degli interessi degli agricoltori. Dal nuovo direttivo ci aspettiamo che la presidenza vada alla persona più preparata, più vicina ai territori e più rappresentativa degli interessi agricoli. Auspichiamo che i progetti iniziati possano proseguire e che si possa ampliare la superficie irrigua, soprattutto nelle zone vocate a vite che oggi ne sono sprovviste. Infine ci attendiamo che il costo del canone rimanga il più basso possibile, data la situazione critica riguardante i seminativi, che non possono permettersi spese aggiuntive».
Andrea Lavagnoli, presidente provinciale di Cia – Agricoltori Italiani: «La nostra organizzazione ha scelto di dar vita a una lista unitaria, con le altre organizzazioni agricole, partendo dalla valutazione che i consorzi di bonifica necessitano di gestioni efficienti e trasparenti per affrontare le sfide dei cambiamenti climatici e le difficoltà del settore agricolo, che deve fare i conti con mercati sempre più aleatori e con crescenti costi di produzione. Si è scelto di mettere da parte particolari rivendicazioni, pur importanti, per un obiettivo comune. I risultati sono in linea con le attese e ora auspichiamo che si avvii un lavoro proficuo e sinergico per il bene del territorio».
Foto: al centro, la nuova sede operativa del Consorzio di Bonifica Veronese a San Pietro di Legnago inaugurata l’ottobre scorso; in alto da sinistra, Paolo Ferrarese, presidente di Confagricoltura Verona; Daniele Salvagno, presidente di Coldiretti Verona; Andrea Lavagnoli, presidente provinciale di Cia – Agricoltori Italiani; Claudio Valente il più votato in assoluto è probabile prossimo presidente del Consorzio; Luca Melotti il più votato nella della formazione unitaria delle associazioni di categoria.