“Caro Mattia, leader delle Sardine, ti scrivo questa lettera aperta dopo giorni e settimane nelle quali ho ascoltato e riflettuto profondamente sul vostro e tuo operato.

Sono giovane come te, anzi sono più giovane di due anni. Ho 30 anni compiuti da poco e tu ne hai 32. Guardo l’esempio di un’altra giovane come noi, e mi riferisco a Sanna Marin, donna di 34 anni che da poco è Primo Ministro della Finlandia. Guardo anche Sebastian Kurz che ha 33 anni ed è primo Ministro d’Austria.

Ho nominato loro proprio per le idee politiche differenti che guidano il loro operato ma che, allo stesso tempo, sono uniti dal comune interesse verso la loro Nazione e dall’amore e dalla passione che guida quotidianamente il loro agire e le loro azioni. Proprio le azioni caro Mattia ci possono rendere motore e guida del cambiamento.

Ho letto le 5 proposte che hai annunciato dal palco di Roma. Certo, condivisibili…per carità. Ma veramente questo è il coraggio che noi giovani dobbiamo avere per cambiare l’Italia che amiamo? 

La nostra voce penso invece debba farsi sintesi dei pensieri che vogliamo rappresentino la guida per poter consegnare  una Italia solida e competitiva ai nostri figli. 

Parliamo di costo del lavoro, in Italia troppo alto a fronte di salari troppo bassi.

Parliamo di pressione fiscale. Sicuramente saprai che nel 2019 le imprese Italiane sono le più tassate al mondo!

Parliamo di politica industriale. Di investimenti ambiziosi per un Paese moderno e sostenibile.

Sostenibile si, perché le politiche ambientali sono indispensabili per la sopravvivenza del nostro ecosistema e comunque, e non è peccato dirlo, le politiche ambientali rappresentano una economia. Se siamo in grado di interpretarla nel giusto modo proteggeremo il pianeta e genereremo ricchezza per noi, le nostre azienda e la società

Ecco Mattia, questo è livello di concretezza che mi aspetto da Giovani come me che scendono in piazza. Anche perché, non nascondiamocelo, forse ormai non siamo poi così giovani nemmeno noi. I nostri coetanei in giro per il mondo creano aziende, guidano nazioni, innovano, creano ed agiscono. 

Ed in tutto questo davvero noi proponiamo, e cito il punto 3 dei 5 che hai elencato “… trasparenza nell’uso che la politica fa dei social-network”? 

Mi viene da chiederti: Tutto qui Mattia??? 

E poi un consiglio dal cuore. Basta questa “bella ciao” che viene cantata continuamente durante le manifestazioni. La trovo totalmente fuori tempo. 

Siate avanguardisti e intonate l’Inno alla Gioia. L’inno della nostra Unione Europea.

Dobbiamo essere Salmoni piuttosto! Nuotiamo controcorrente per riprenderci il nostro futuro. Con una direzione ed una meta definita. Non giriamo in tondo come Sardine perché finirà che ci girerà troppo la testa e perderemo l’orientamento. 

Vi prego, guardate e guardiamo al futuro”. 

 

Foto: a sinistra, Mattia Santori leader del movimento Sardine; al centro la manifestazione delle Sardine in piazza a Bologna; a destra Giordano Riello.