Esattamente il 5 gennaio 2020 saranno trascorsi 250 anni dalla visita a Verona di Wolfgang Amadeus Mozart.

Nel 1770, in questo stesso giorno, durante una serata concertistica promossa dell’Accademia Filarmonica, un allora giovane pianista austriaco, non ancora quattordicenne, si esibì in sala Maffeiana.

Una storica ricorrenza che, dal 5 al 26 gennaio, sarà celebrata dalla città attraverso una serie di iniziative frutto della collaborazione di quattro istituzioni: Comune di Verona, Fondazione Cariverona, Accademia Filarmonica di Verona e Fondazione Arena.

In particolare, in occasione del concerto di apertura, proposto da Fondazione Cariverona il 5 gennaio alle 18.30 in sala Maffeiana, il Comune predisporrà in piazza Bra un maxischermo, per trasmettere in diretta lo spettacolo e condividerlo con tutta la cittadinanza.

Gli spettacoli proseguiranno il 7 gennaio, alle 20.30, alla Chiesa di S. Tomaso Cantauriense, con un programma interamente articolato su musiche del compositore di Salisburgo.

La nuova Stagione Artistica 2020 di Fondazione Arena, aprirà invece il 10 gennaio alle 20 (con replica l’11 gennaio alle 17), con un concerto al Teatro Filarmonico interamente dedicato a Mozart.

Infine, dal 12 dicembre al 26 gennaio, Accademia Filarmonica e Comune di Verona propongono alla Biblioteca Civica la mostra bibliografico-documentaria “1770-2020: 250 anni di Mozart a Verona nelle collezioni della Biblioteca Civica” curata da Agostino Contò e Michele Magnabosco.

Per l’occasione è stato creato un logo apposito che accompagna le differenti iniziative proposte per la ricorrenza.

Il programma della manifestazione è stato presentato, ieri  mattina, mercoledì 20 novembre, in sala Maffeiana, dal sindaco Federico Sboarina insieme alla sovrintendente di Fondazione arena Cecilia Gasdia, al presidente di Fondazione Cariverona Alessandro Mazzucco e al presidente dell’Accademia Filarmonica Luigi Tuppini. Presenti l’assessore alle Relazioni internazionali Francesca Toffali, il direttore di Fondazione Arena Gianfranco De Cesaris e il direttore di Fondazione Cariverona Giacomo Marino.

«Per questa importante ricorrenza – sottolinea il sindaco –, per la prima volta, istituzioni veronesi pubbliche e private sono riuscite a fare sistema per realizzare una manifestazione culturale interessante e di alta qualità. Una modalità di lavoro che vorrei diventasse una buona pratica su cui impostare tanti progetti per la città. Per la realizzazione di questo appuntamento, infatti, abbiamo iniziato un percorso di collaborazione che possiamo continuare, per costruire proposte in grado di far crescere la già importante offerta culturale di Verona».

«Sono convinto – dichiara il presidente Mazzucco – che fare sistema fra le diverse realtà cittadine sia il percorso giusto per realizzare delle opportunità di alto contenuto per la città. Quando proponiamo eventi di qualità le risposte ci sono, sia da parte delle istituzioni, che ci riconoscono il loro sostegno, sia dai cittadini, che numerosi vi partecipano. Questo appuntamento deve diventare un’opportunità produttiva per la città, in grado di generare nuovo valore culturale nell’ambito delle proposte musicali veronesi».

“E’ emozionante – dichiara Gasdia – pensare che in questa sala si è esibito, quasi 250 anni fa, Wolfgang Amadeus Mozart.

Mi fa piacere che, per questa importante ricorrenza, si sia riusciti ad attivare una significativa collaborazione tra le principali forze della città. Un progetto congiunto che offrirà alla città un programma eventi davvero significativo. La stagione artistica 2020 del Teatro Filarmonico sarà aperta, nella serata del 10 gennaio, proprio da uno di questi, offrendo alla città un concerto interamente dedicato alle musiche di Mozart».

Foto: a sinistra, la presentazione in Sala Maffeiana, dal sindaco Federico Sboarina insieme alla sovrintendente di Fondazione arena Cecilia Gasdia, al presidente di Fondazione Cariverona Alessandro Mazzucco e al presidente dell’Accademia Filarmonica Luigi Tuppini; a destra, Wolfgang Amadeus Mozart ( Salisburgo 27 gennaio 1756 – Vienna 5 dicembre 1791 ).