Le api hanno un ruolo fondamentale negli ecosistemi naturali e agrari, attraverso i processi di impollinazione che garantiscono la riproduzione di gran parte delle specie vegetali. 

In appena trenta anni, dal 1980 al 2010, la popolazione mondiale di api e vespe si è ridotta del 36 per cento. 

Le api sono minacciate soprattutto dai prodotti chimici utilizzati in agricoltura, come pesticidi e insetticidi. 

In particolare il pericolo principale è rappresentato da una famiglia di insetticidi, i neonicotinoidi che riducono olfatto, memoria e senso dell’orientamento delle api. Per combattere questo pericolo nel 2013 l’Unione europea ha vietato l’uso di tre pesticidi particolarmente nocivi, ma le misure adottate sono ancora insufficienti. Altri pericoli sono l’indebolimento del loro sistema immunitario, i cambiamenti climatici, la perdita di habitat e l’aumento delle monocolture che determinano mancanza di risorse mellifere.

L’Onu ha deciso di istituire, il 20 maggio, la Giornata mondiale delle api, per sensibilizzare il Pianeta sul rischio estinzione di questo prezioso insetto.

E la Verbena dell’Adige, il sodalizio amico della natura guidato da Maurizio Antoniazzi, sta cercando di fare la propria parte in questa importante battaglia, cercando di unire tale fine a quello dell’opportunità di un lavoro per chi saprà appassionarsi alla causa.

L’associazione, che da tempo si dedica anche all’apicoltura, sta realizzando, presso la propria sede, negli spazi dell’ex macello comunale di Via Olimpia, dietro lo stadio comunale, il museo delle api e intende, attraverso i propri volontari, insegnare l’arte dell’allevamento delle api a chi volesse intraprendere un percorso che potrebbe portare ad imparare un mestiere, oggi sempre più raro.

“Prenderci cura delle api – ha spiegato il presidente Maurizio Antoniazzi – ci ha portato a migliorare i risultati degli orti urbani che abbiamo dedicato a San Francesco. Qui anche le persone senza un lavoro possono dedicarsi ai mestieri dell’agricoltura ed anche far propri e vendere i prodotti della terra, magari anche il miele”.

La Verbena, attiva a Legnago, Cerea ed Albaredo d’Adige, crede fortemente in questo progetto, per questo il suo presidente Maurizio Antoniazzi chiede la collaborazione di tutti coloro che possiedono materiale per l’apicoltura e che non lo utilizzano di portarlo presso la sede dell’associazione: «Grazie all’aiuto di tutti potremmo presentare e sviluppare un progetto che potremo sostenere con i proventi del 5 per mille».