Avrà inizio domani, domenica 27 ottobre alle 20.45, la stagione di commedia del Teatro Comunale di Nogara; il debutto della stagione comica è affidato a un nome che sta a mezza strada tra fama e fame di impegno sociale senza tirarsela troppo. Sarà Antonio Cornacchione ad aprire la stagione con il suo nuovo spettacolo dal titolo L’ho fatto per il mio paese, in coppia sintonica con Ippolita Baldini.
La regia è di Daniele Sala su testo scritto dallo stesso Cornacchione assieme a Francesco Freyrie e Andrea Zalone (storica spalla comica e autore di Maurizio Crozza).
La stagione è composta da altre tre date: Uno di voi (14 dicembre), commedia nella quale una ragazza in una girandola comica di “sfortunati eventi” si trova a fare l’amore con i suoi tre più cari amici, dopo qualche giorno scopre però di aspettare un bambino, senza sapere chi dei tre è il padre; Love show (14 febbraio), esilarante monologo sull’amore nel giorno di San Valentino dello stand up comedian del Teatro della Caduta e di Sky Comedy Central; Fratelli e sorelle (28 marzo), commedia amara che mette in scena una situazione molto particolare la lettura di un testamento.
La commedia di Cornacchione e Baldini tratterà invece di politica. Archiviato il “Silvio” che rese onnipresente la satira stempiata e ciondolante del Cornacchione d’epoca berlusconiana, il comico di oggi veste i panni del batostato da crisi economico-sociale che sono l’abito quotidiano di troppi, davvero troppi, italiani. Senza lavoro e senza una lira che si può fare? Si può azzardarsi eroe. Si può rapire una Ministra, nasconderla in cantina. Con la Ministra prigioniera si può dialogare di politica. La politica di chi fa politica per fare il proprio bene: il bene personale. E la politica di chi alla politica chiederebbe umilmente un po’ di bene comune.
Cornacchione e Baldini, insomma, si cimenteranno in una tragicommedia quantitativamente irresistibile e qualitativamente attuale. La prosa comica deve essere così: riflessione postuma, appena fuori dal teatro, in casa e con gli amici. Sì, perché in teatro tocca lasciarsi andare alla risata. E con Cornacchione il gioco viene facile.