Consiglio comunale “effervescente” ieri sera, giovedi 17 ottobre, in Sala Consiliare “Unità d’Italia” di via Cavour, gremita di pubblico come poche volte si era visto. 

Dibattito sostanzialmente corretto, nonostante il tema scottante, tranne in un paio di occasioni in cui è stato coinvolto il vice sindaco Michele Gruppo accusato di “non dire il vero”.

La seduta era stata convocata dalle opposizioni in ordine alla revoca dell’appalto per un milione e 300mila euro, cifra destinata dall’amministrazione per una maxi operazione di asfaltatura ma poi bloccata dal responsabile dell’ufficio tecnico comunale l’architetto Berto Bertaso, ma con poca chiarezza. O almeno questo è quello che sostengono i consiglieri Alessandro Chesini e Giacomo Bonfante (Movimento5Stelle), Roberto Venturi (Centrodestra per Isola), Maddalena Salgarelli (Isola nostra) e Luca Guarnieri (Opificio isolano) che si sono uniti per chiedere al consiglio l’istituzione di una commissione d’indagine e controllo sulla vicenda.

Questi i fatti agli atti, esposti e illustrati in consiglio.

21 dicembre 2018, con delibera comunale l’ufficio tecnico avvia il procedimento per l’avvio della procedura di appalto per i lavori di asfaltatura e attraverso il Rup (Responsabile Unico Procedimento) erano stati selezionati 34 operatori economici da invitare all’asta.

Il 15 marzo 2019 viene aggiudicato l’appalto ad una ditta di Padova con un ribasso d’asta dell’8,65%. A seguito di una verifica eseguita dal Rup e da Bertaso su appalti di asfaltatura analoghi eseguiti nella provincia di Verona, sono emersi ribassi eseguiti da altre ditte, ben maggiori.

Il 13 maggio 2019 il Rup verifica che il ribasso medio per appalti similari in quel momento era del 22% contro l’8,65% dell’aggiudicatario. Questa differenza avrebbe comportato per il Comune un danno di ben 120 mila euro.

Di conseguenza da parte dell’ufficio tecnico di Bertaso, previa consulenza con l’ufficio legale, viene avviato il procedimento di revoca dell’operazione per “Antieconomicità dell’appalto”, come spiegherà lo stesso Bertaso invitato dal sindaco Canazza a fornire in consiglio tutti i chiarimenti. 

Alla ditta aggiudicataria erano stati concessi 10 giorni di tempo per presentare eventuali osservazioni scritte ma, come hanno spiegato i tecnici, in questi casi quasi sempre non vengono presentate in quanto le istanze verrebbero rigettate come pure un eventuale ricorso al Tar.

«Questi i fatti che hanno portato alla revoca dell’aggiudicazione e di conseguenza al blocco dei lavori. – ha affermato il sindaco Stefano Canazza – Tutto è scritto e riportato sugli atti pubblici, ai quali tutti possono accedere. Perciò nessuna bufera e nessun mistero sull’appalto come vuole insinuare la minoranza, instaurando sempre un clima di sospetto sull’operato dell’Amministrazione, ma solo un’operazione alla luce del sole compiuta nell’interesse della comunità di Isola».

«Spiegate allora perché alle interpellanze di chiarimenti formulate dell’opposizione vi siete sempre limitati a rispondere di “non essere a conoscenza delle motivazioni che avevano indotto il Rup alla revoca dell’appalto”. – ha ribadito il consigliere Roberto Venturi – Questa vostra risposta era una bugia, oppure ci troviamo di fronte a due allocchi, ma non credo, che non sanno cosa succede nei loro uffici, visto che il vice sindaco è anche assessore ai Lavori Pubblici. 

Noi invece pensiamo che ci siano anche altri motivi per cui l’ufficio tecnico ha preso questa decisione. Non ci vuole un genio per capire. È forte il sospetto che potrebbe essersi consumato quello che in gergo si chiama “cartello fra imprese”, ossia un accordo che le imprese pongono in essere tra loro per spartirsi gli appalti. Non vogliamo accusare nessuno, ma le domande sono molte».

«Io sono l’allocco, e mi sta bene, – ha risposto ironicamente il vice sindaco Michele Gruppo – ma non mi va bene essere definito “bugiardo”. – ho sempre detto, nei consigli comunali, che dopo che il Comune ha messo a disposizione le somme e deciso i lavori da eseguire, il Rup è sovrano nelle scelte che fa.

Questo vuol dire che l’Amministrazione non può intervenire nelle decisioni del Rup ne tantomeno è suo compito investigare sulle modalità degli appalti».

 È stato poi il consiglire capogruppo di Isola Domani, Stefano Ambrosi a fornire ulteriori chiarimenti, per esempio che il Rup aveva scelto 34 ditte sul portale MePA (Mercato elettronico della Pubblica Amministrazione), controllato da Anac (Autorità nazionale anti corruzione); che per la “legge sugli appalti” con il Rup non si può intervenire e nemmeno interferire altrimenti si incorre nella “turbativa d’asta”; infine ha precisato poi che l’appalto non era di 1,3 milioni, in quanto 310 mila euro sono a disposizione dell’Amministrazione, 30 mila euro sono oneri per la sicurezza, la rimanenza di 960 mila euro era il bando di gara.

Prima della votazione il sindaco ha voluta affermare la contrarietà per come i fatti sono stati divulgati all’opinione pubblica e ha comunicato che nella stessa  mattinata di ieri è stato approvato il nuovo progetto di lavori e che sarà avviata la nuova procedura, « nel frattempo continueremo a concludere altre operazioni che ci permetteranno di fare degli interventi che erano, alcuni in parte, anche nell’appalto».

Si è giunti poi all’esito finale con la votazione della richiesta da parte dei cinque capigruppo d’opposizione per l’istituzione di una commissione d’indagine e controllo sulla vicenda con la bocciatura da parte dei consiglieri di maggioranza e con il solo voto favorevole della minoranza. 

Foto: a sinistra dall’alto, il sindaco Stefano Canazza; il vice sindaco e assessore ai Lavori Pubblici Michele Gruppo; in basso, il responsabile dell’ufficio tecnico architetto Berto Bertaso e il consigliere Roberto Venturi di Centrodestra per Isola.