È un grido d’allarme quello lanciato dal direttivo della Pro Loco soavese che al termine della 91^ Festa dell’Uva invoca una maggiore partecipazione da parte di cittadini e associazioni di volontariato locali alla realizzazione dei vari eventi promossi a Soave come La Festa Medioevale del vino Soave, la Festa dell’Uva, Cioccolato, Soave il Paese dei Presepi, oltre a mercatini, concerti e concorsi vari che si svolgono durante l’anno.

L’amministrazione comunale dal canto suo ha affidato alla Pro Loco, e non a un’associazione preposta come succede in tanti comuni del veronese, vedi ViviLegnago, Nogara Eventi, Vigasio Eventi, Bardolino Top, Percorsi Valeggio S.M., Ente Fiera Isola Scala e tanti altri, l’organizzazione di tutti gli eventi del suo territorio, assegnando un contributo annuo di 30mila euro a saldo di un bilancio presentato in pareggio di circa 240mila euro, all’associazione senza scopo di lucro guidata da Giorgio Lecca che si è presa in carico l’onere e l’onore di realizzarli.

Ora, come riportato da un’intervista sul quotidiano l’Arena, pensando al futuro, il presidente della Pro Loco, Giorgio Lecca, rimarca come «organizzare eventi a Soave, soprattutto se della durata superiore alla singola giornata, è ormai diventata una grande responsabilità, sia per le normative, soprattutto inerenti la sicurezza, sia per quanto riguarda la qualità e la fama, sempre maggiori, che le iniziative soavesi stanno raggiungendo, tanto da richiamare sempre più visitatori e turisti» – poi continua – «Manifestazioni come la Festa dell’Uva e la Festa medioevale del vino Soave necessitano di mesi di impegno nella fase organizzativa e tanti volontari attivi durante i giorni in cui si svolgono le feste.

Il numero di volontari attivi attualmente nella Pro loco non è sufficiente a garantire l’allestimento di eventi, come abbiamo visto in quest’ultima Festa dell’uva. Infatti abbiamo dovuto chiedere l’aiuto di volontari, anche da sodalizi di altri paesi.

Come consiglio direttivo della Pro loco vogliamo perciò rilanciare ancora una volta l’appello alle associazioni e alla buona volontà dei cittadini di Soave, a collaborare con noi per il bene e lo sviluppo della comunità» – conclude Lecca.

Ma allora, quando a febbraio l’imprenditore dell’ex Radio San Bonifacio ha assunto la presidenza della Pro Loco subentrando al dimissionario Roberto Ferroli, che aveva rinunciato all’incarico dopo due anni dall’inizio mandatoprobabilmente Lecca ha sottovalutato il peso dell’impegno sia amministrativo che organizzativo che si assumeva, e in ogni caso presupponeva un maggiore coinvolgimento e partecipazione da parte di cittadini e associazioni volontaristiche alla Pro Loco, cosa che invece non è avvenuta.

Ora comunque l’allarme è stato lanciato e la palla passa all’Amministrazione comunale che dovrà decidere cosa fare.

 

Foto: a sinistra, un momento dell’ultima Festa dell’Uva terminata domenica 15 settembre; a destra il presidente della Pro Loco, Giorgio Lecca.