Domani, Lunedì 9 settembre, a partire dalle ore 15 presso la Pia Opera Ciccarelli di San Giovanni Lupatoto, riprenderanno i lavori del Coordinamento dei Centri Servizi per Anziani non autosufficienti che insistono sul territorio dell’Azienda ULSS 9 di Verona.
Gli enti che gestiscono i 5.325 posti letto per anziani non autosufficienti sono 54 su tutto il territorio veronese per un totale di 74 Case di Riposo (Centri Servizi).
I rappresentanti del Coordinamento, direttori e presidenti: per il Distretto 1, dell’Istituto Assistenza Anziani, del Centro Servizi Le Betulle di Verona e della Fondazione San Giuseppe di San Martino Buon Albergo; per il Distretto 2, della Fondazione Pia Opera Ciccarelli di San Giovanni Lupatoto, della Fondazione Oasi di San Bonifacio, della Casa di Riposo Domenico Cardo di Cologna Veneta e della Cà dei Nonni di Albaredo d’Adige; per il Distretto 3, della Fondazione Luigi Ferraris di Isola Rizza, della Casa di Riposo San Biagio di Bovolone, del Pio Ospizio S. Michele di Nogara, della Casa di Riposo De Battisti di Cerea, della Casa di Riposo di Legnago e della Fondazione Marcello Zanetti di Oppeano; per il Distretto 4, della Fondazione Villa Serena di Bardolino, del Centro Servizi dott. Pederzoli, della Cooperativa Spazio Aperto di Lazise e Castelnuovo del Garda, del Centro Servizi alla Persona Morelli Bugna di Villafranca e della Casa di Riposo Campostrini di Sommacampagna, si concentreranno in primis sulla verifica dell’applicazione del nuovo accordo contrattuale, sottoscritto con l’Azienda Ulss 9 in esecuzione della Dgr Veneto 1231/2018.
Se da una parte l’accordo, molto positivamente, ha consentito di estendere l’assistenza del Medico a tutte le persone anziane residenti indipendentemente dal possesso dell’impegnativa di residenzialità (c.d. “quota sanitaria”), dall’altra parte la limitazione dell’erogazione dei presidi (come, ad esempio, carrozzine, materassi antidecubito, ecc.) e di addensanti per i pazienti disfagici, ha determinato – in corso di esercizio – la necessità per i Centri Servizi di rivedere la programmazione degli acquisti.
«Ci si confronterà per mettere in campo delle strategie al fine di poter evitare di mettere in carico alle famiglie queste eventuali ulteriori spese. – premette Adelaide Biondaro Direttore Generale dell’Istituto Assistenza Anziani di San Giovanni Lupatoto – L’incontro è stato organizzato principalmente per affrontare il preoccupante problema del reperimento di risorse come Operatori Socio Sanitari (OSS) ed Infermieri: oltre alla carenza di personale qualificato presente sul mercato, gli ultimi concorsi che hanno interessato le Aziende Sanitarie, hanno già ridotto all’osso la domanda di lavoro presso i Centri Servizi per Anziani. – continua il direttore – Si paga, da una parte, il fatto che il contratto della Sanità è molto più appetibile rispetto a quelli degli Enti Locali, delle Fondazioni e delle Cooperative e dall’altra il fatto che, nonostante da tre anni siano stati riaperti i corsi per Operatore Socio Sanitario, pochissime sono le adesioni da parte di futuri professionisti del settore.
Alla data di oggi tutti i Centri Servizi sono in crisi e non riescono individuare Oss per poter sostituire i pensionandi o il personale assente per lunghi periodi» conclude il direttore generale dell’istituto, Biondaro.
La Giunta Regionale del Veneto, allertata del gravoso problema, è intervenuta: in sinergia con l’assessore alla Sanità e ai Servizi Sociali, Manuela Lanzarin, l’assessore alla Scuola Formazione e Lavoro della Regione Veneto, Elena Donazzan, è riuscita a far impegnare 2 milioni di euro, attraverso il Fondo Sociale Europeo, per coprire in larga parte il costo della formazione a favore di oltre 1.300 disoccupati o sotto occupati, futuri allievi dei corsi Oss.
I corsi attivati in tutta la Regione sono 63; per Verona e Provincia ne sono stati autorizzati 9: a Verona città, un corso è stato assegnato alla Cooperativa Codess (formazione@codess.com) e un secondo corso alla Cooperativa Sociale Cultura e Valori del Gruppo Cercate (nicola.verdolin.cev@gruppocercate.it);
a San Giovanni Lupatoto la Fondazione Pia Opera Ciccarelli è stata assegnataria di due corsi (info@piaoperaciccarelli.org); a Legnago anche la Provincia Italiana Sacro Cuore degli Stimmatini è stata assegnataria due corsi (csfstimmatini@stimmatini.it) e sempre agli Stimmatini è stato assegnato un ulteriore corso a Peschiera del Garda; mentre a Negrar un corso è stato assegnato all’Istituto Don Calabria (formazioneadulti@centrodoncalabria.it) e a Bovolone un corso è stato, infine, assegnato alla Cooperativa Promozione Lavoro (seg-oss@promo-lavoro.it).
La selezione ai vari corsi è prevista in un’unica giornata: il prossimo 2 ottobre.
Sui 1.890 posti previsti in tutta la Regione, per 1.333 iscritti è previsto un voucher di 1.500 euro, forniti dalla Giunta Regionale, come contributo alla quota di iscrizione di 2.000 euro (quindi gli assegnatari dovranno impegnare personalmente solo 500 euro).
Le domande di selezione possono essere inviate entro fine settembre ad uno degli organismi formativi sopra indicati.
I Rappresentanti del Coordinamento dei Centri Servizi condividono che l’opportunità messa a disposizione da parte della Regione, è davvero molto importante: per tante persone in cerca di lavoro il costo del corso rappresenta un onere insormontabile nel conseguire una qualifica che è la chiave per l’accesso immediato al mondo del lavoro presso i Centri Servizi per Anziani e presso i servizi ospedalieri e territoriali.
La speranza è che vi siano tanti iscritti motivati che intendono svolgere un lavoro prezioso per le persone anziane, le quali meritano rispetto e assistenza adeguata.
Foto: a sinistra la locandina istituzionale dei corsi Oss; a destra dall’alto, Adelaide Biondaro Direttore Generale dell’Istituto Assistenza Anziani; il centro serviziFondazione Pia Opera Ciccarelli di San Giovanni Lupatoto; una operatrice socio sanitaria.