«Le attività delle società partecipate da enti locali hanno riflessi sulla vita dei cittadini, soprattutto se consideriamo che la maggior parte di queste realtà fornisce tutti i giorni servizi come acqua, gas, raccolta e smaltimento dei rifiuti: sono quindi strategiche per la qualità della vita del territorio e per le comunità che lo abitano» – L’ affermazione é del legnaghese Massimo Venturato nel suo libro, “Le società partecipate da enti locali” (Maggioli Editore).
Un tema che tocca tutta l’Italia – spiega Francesca Lorandi con questa intervista riportata sul quotidiano l’Arena.
«Nella Penisola si contano 4.701 partecipazioni dirette, 2.558 con capitale a maggioranza di enti», elenca il presidente dell’Ancrel Veneto, associazione che rappresenta i revisori degli enti locali, oltre che componente dell’Osservatorio sulla Contabilità e Finanza degli Enti Locali al ministero dell’Interno.
Nel volume, Venturato ha approfondito soprattutto il tema delle operazioni straordinarie che queste società devono realizzare per adempiere alla revisione imposta dalla legge Madia, o dettate da questioni strategiche. Processi che riguardano anche la veronese Agsm, alle prese con una partita che avrà ricadute sul futuro della società e della comunità.
«Per il 68%», precisa Venturato, «le società partecipate operano nel settore terziario, per il 31% nel secondario e per l’1% in quello primario. Per quanto riguarda, invece, i risultati economici, il dato aggregato relativo al 2015, l’ultimo disponibile, evidenzia un risultato negativo complessivo pari a 35,8 milioni di euro, risultato di utili per 1,086 miliardi e perdite per 1.122 miliardi».
Il prossimo 27 settembre a Cortina, il presidente dell’Ancrel presenterà il volume in occasione del convegno «Le società partecipate dalle amministrazioni locali – problematiche attuali e prospettive future», organizzato da Unioncamere Veneto e da Ancrel Veneto. Sarà l’occasione per parlare dello stato di salute degli enti locali, «che dall’ottobre scorso è migliorato», ammette Venturato, «quando i Comuni sono ripartiti a fare opere come strade, ponti e strutture per le comunità. Anche il decreto “sblocca cantieri” dell’aprile scorso ha permesso di accelerare le procedure di assegnazione degli appalti e quindi ridurre i tempi di esecuzione delle opere».
Restano tuttavia alcune difficoltà, «per esempio la questione delle assunzioni del personale. Con Quota 100», sostiene, «molti dipendenti comunali sono andati in pensione lasciando posizioni vacanti all’interno dei comuni.
È necessario procedere al più presto ad un riassetto del personale per evitare di mettere a rischio alcuni servizi».
La situazione, infine, varia nelle diverse aree geografiche del Paese. Secondo i dati diffusi dell’Osservatorio del ministero dell’Interno c’è una concentrazione di Comuni nelle regioni del Sud Italia che risultano in situazioni di dissesto o di pre-dissesto. Significa, in altre parole, che sono falliti o che stanno per esserlo.
«Nel primo caso», spiega Venturato, «il Consiglio Comunale viene sostituito da un Organo Straordinario di Liquidazione nominato dal ministero dell’Interno che provvede a liquidare e pagare i debiti del Comune attraverso la Cassa Depositi e Prestiti. Nel secondo caso rimane in carica il Consiglio Comunale che, sotto la guida del Ministero, della Prefettura e della Corte dei conti effettua una sorta di risanamento che può durare da quattro a vent’anni, a seconda di quanti sono i debiti da pagare.
Nelle regioni del Sud», dichiara Venturato, «c’è una concentrazione di Comuni che risultano in situazioni di dissesto o di pre-dissesto, causate dal fatto che questi enti faticano ad incassare le imposte, in particolare l’Imu, e quindi non hanno sufficienti entrate proprie per far fronte alle spese. Invece in Veneto, eccetto qualche raro caso di situazioni di criticità, non si registrano casi del genere».
Massimo Venturato, oltre a essere commercialista e revisore è pubblicista e scrive per testate specializzate ed è formatore di personale amministrativo. Alla redazione del volume «Le società partecipate da enti locali» hanno partecipato Mauro Bellesia, dirigente Comune di Vicenza; Jacopo Bercelli, professore di Diritto amministrativo, Università di Verona; Paolo Dalpiaz dirigente Cassa del Trentino e Andrea Gröbner, dottore commercialista e revisore. La presentazione del libro è di Angelo Buscema, presidente della Corte dei. Conti; Giampiero Pizziconi, magistrato Sezione centrale di controllo gestione Amministrazioni dello Stato e Luciano Cimbolini, capo Servizi ispettivi finanza pubblica ministero dell’Economia.
L’intervista a Massimo Venturato è a firma di Francesca Lorandi, l’Arena di Verona.