Più che una corsa, un capolavoro. Di Elia Viviani – nuovo campione europeo di ciclismo su strada – e di tutta la nazionale professionisti di Davide Cassani che ieri, domenica 11 agosto, a Alkmaar in Olanda, ha messo in piedi la miglior strategia tattica da quando è commissario tecnico della nazionale azzurra.
Il bilancio azzurro degli Europei è straordinario, con quattro medaglie d’oro conquistate nelle gare più importanti. «Credo che oggi abbiate conosciuto un Elia nuovo, un Viviani che non ha paura di fare una gara dura e che corre anche qualche rischio. Quando ci sono le gambe, però, è giusto farlo» – ha detto Viviani dopo la premiazione.
Per il corridore veronese della Quick Step, nato a Isola della Scala ma cresciuto a Vallese di Oppeano dove vive tutt’ora, (che ha già firmato un contratto con la francese Cofidis per il 2020) si tratta della 76ª vittoria in carriera. Viviani «strappa» la maglia di campione europeo a Matteo Trentin. Per lui e per gli azzurri l’obbiettivo grosso adesso è il mondiale nello Yorkshire, a fine settembre.
«Elia Viviani è tornato e lo ha fatto con il piglio del fuoriclasse mettendosi al collo l’oro più prestigioso degli Europei di ciclismo» – è stato il commento entusiastico del presidente del Veneto Luca Zaia – Il campione di Isola della Scala aggiunge la medaglia d’oro nella prova in linea di ieri, in terra olandese, al gradino più alto del podio olimpico nell’omnium di Rio de Janeiro: una doppietta che lo consegna alla storia del ciclismo, dove è un’impresa per pochi saper vincere sia su pista che su strada. Grande Elia. Ci vediamo sul prossimo traguardo».