A fine agosto entrerà in vigore il regolamento del Daspo urbano, approvato nell’ultimo consiglio comunale con le nuove norme di polizia urbana che consentiranno d’inasprire il tiro contro degrado, bivacchi e accattoni e quant’altro sia finalizzato al disturbo e rechi insicurezza nei cittadini, con allontanamento immediato dei trasgressori e sanzioni oscillanti dai 100 ai 300 euro.
«Assieme al comandante della Polizia locale Luigi De Ciuceis, al consigliere con la delega alla Polizia Locale Mattia Lorenzetti e al presidente del Consiglio Paolo Longhi, abbiamo integrato con i due nuovi articoli 14 bis e ter, che definiscono le procedure per applicare “l’ordine di allontanamento” e il “divieto di accattonaggio”, previsto dall’articolo 14, aggiornandolo alle normative già vigenti» – conferma l’assessore alla Sicurezza, Luca Falamischia.
Nell’articolo 14 bis, riferito al decreto sicurezza Minniti, poi convertito in legge n. 48 del 18 aprile 2017 e alla legge 132 del 2018 Salvini, sono state inasprite le pene e ampliato l’esiguo elenco dei luoghi interdetti, definendo anche la tipologia di comportamenti che impediscono la fruizione, l’accessibilità e la sicurezza delle persone.
In particolare: ubriachezza molesta, sorpreso bivaccare, esercizio del meretricio e parcheggiatore abusivo, inoltre all’esercitare la questua, potranno essere sanzionati consentendo, oltre al sequestro della questua ricevuta, anche l’allontanamento di 500 metri dal luogo, definendo anche un tempo di 48 ore.
Con l’elenco dei luoghi interdetti, come l’ospedale, la stazione ferroviaria, i parchi comunali ed i luoghi di culto, sono definite anche le distanza da rispettare, i comportamenti e le sanzioni. Se disegniamo su una mappa dei cerchi, con un raggio di 500 metri, ci accorgeremo di come sia coperto tutto il territorio.
L’articolo 14 ter, modificato, definisce i provvedimenti dei recidivi “all’ordine di allontanamento”. L’accertatore, con riferimento alla legge 689 del 1981, comunicherà al Questore di Verona il provvedimento di allontanamento e, nei casi di immigrati irregolari pericolosi per la sicurezza dei cittadini, si potranno prendere provvedimenti di trasferimento al CIE (Centro di Identificazione ed Espulsione).
Sono oltre 30 le sanzioni elevate dall’inizio dell’anno ad oggi dagli agenti del distretto di polizia locale nei confronti di persone, sia italiane che straniere, intente a chiedere l’elemosina davanti all’ospedale cittadino, al mercato, agli incroci stradali e davanti ai supermercati. Multe a cui si aggiungono anche quattro contravvenzioni anti-bivacco ed una per ubriachezza molesta nei confronti di altrettanti individui. L’ultima sanzione in ordine di tempo ad un questuante, venerdì scorso 2 luglio, davanti alla chiesa dell’Assunta in Corso della Vittoria.
«Vogliamo cambiare atteggiamento nei confronti dei soprusi di alcune persone. Ora le forze dell’ordine hanno uno strumento in più, oltre alla semplice sanzione amministrativa, per combattere i fenomeni di degrado sociale, consentendo di allontanare chi disturba, crea disagio e pericolo.
Questo provvedimento non ha la pretesa di risolvere tutti i problemi della sicurezza presenti a Legnago, bensì ha lo scopo di “disturbare” gli incivili, dissuadendoli dal compiere le violazioni ed eventualmente allontanarli. Legnago non può e non vuole diventare ricettacolo di tale degrado».
Foto: a destra dall’alto, l’assessore alla Sicurezza, Luca Falamischia e il comandante della Polizia locale, Luigi De Ciuceis.