Perché vogliamo raccontarvi questa storia da libro “Cuore” all’incontrario, dove i “buoni” diventano i “cattivi” e viceversa. Forse, perché la vita non è sempre un racconto a lieto fine e c’è sempre qualcuno pronto a ricordarcelo. Oppure, semplicemente perché è una storia che può succedere in tanti paesi della Bassa veronese, è la storia di Toni, di un’Ape e di un vigile.
La pubblichiamo integralmente come Pasquale Cantisani ha voluto raccontarla e scriverla:
L’umanità sotto le scarpe.
Minerbe, una comunità di anime dove molti si conoscono, un bar…il Fable…che il pomeriggio vive di anziani che si temprano al fresco moderno dell’aria condizionata, corrono verso i sorrisi della Lilly, sorseggiano i “goti”; carte da gioco che aspettano il compagno giusto.
Giorni addietro un anziano, Bepi, aspettava come tutti i giorni Toni…ma questo non viene al bar.
Toni zoppicante, 83 anni con una motoretta Ape, vista flebile si dimentica di mettere il disco orario al suo mezzo che per lui è vita.
All’uscita una multa …omissione del disco orario. Umanità sotto le scarpe…
Toni è triste. La sua pensione di una vita non è un vitalizio. La “legge” avrebbe potuto dire: “Toni cavolo, so el vigile…ma il disco orario, va in mona, te podei metterlo su!”
Toni dopo giorni non è più tornato. Bepi lo aspetta con fiducia, tutti i giorni alle 16….dalla Lilly.
Umanità sotto le scarpe.
Foto: le immagini sono puramente indicative e non attinenti al fatto raccontato.