Sono Ale e Franz a vestire i panni degli innamorati shakespeariani per la prima nazionale di “Romeo & Giulietta – Nati sotto contraria stella”. Lo spettacolo ha debuttato ieri stasera mercoledì 17 luglio al Teatro Romano, con repliche fino a sabato 20.
La rappresentazione, che rientra nel calendario dell’Estate Teatrale Veronese, è stata presentata ieri mattina a Palazzo Barbieri dall’assessore alla Cultura Francesca Briani, insieme al direttore artistico del festival Gianpaolo Savorelli. Presenti il regista e tutto il cast.
Andato in scena per la prima volta quattordici anni fa, torna quest’anno prodotto da Michele Gentile con un nuovo cast: Ale e Franz (che festeggiano 25 anni di carriera) sono Giulietta e Romeo mentre Eugenio Allegri, Marco Gobetti, Paolo Graziosi, Marco Zannoni interpretano tutti quanti gli altri personaggi.
Le musiche originali di Dario Buccino sono suonate dal vivo da Roberto Zanisi.
“I veri protagonisti del nostro spettacolo, non sono i personaggi dell’opera, ma sette vecchi comici girovaghi che si presentano al pubblico per interpretare la dolorosa storia di Giulietta e del suo Romeo. Sanno bene che è una storia che già tutti conoscono, ma loro vogliono raccontarla osservando il più autentico spirito elisabettiano.
Sono tutti uomini e ognuno di loro interpreta più personaggi, anche quelli femminili – spiega il regista Leo Muscato – Il fatto è che le buone intenzioni non si sposano con le loro effettive capacità (o modalità) di stare in scena.
Rivali e complici allo stesso tempo, da un lato si rubano le battute, dall’altro si aiutano come meglio possono. Convinti di essere dei bravi attori, non si rendono conto che, quando sono in palcoscenico, non riescono neanche a dissimulare i loro rapporti personali fatti di invidie, ripicche, alleanze, rappacificazioni.
A volte le intenzioni dei personaggi si confondono con le loro, provocando una serie di azioni e reazioni a catena che, in una dimensione meta-teatrale assolutamente involontaria, finiscono per massacrare la storia dell’esimio poeta! Presi singolarmente, sembrano avanzi di teatro, messi insieme, formano una compagnia tragica, involontariamente comica, quindi doppiamente tragica. Ma loro non lo sanno! Forse qualcuno lo immagina, ma preferisce non approfondire.
Succede un miracolo però: nonostante tutto, la storia di Romeo e Giulietta vince su ogni cosa.
In un modo o nell’altro, questi Comici riescono a raccontare la storia dei due giovani amanti, e arrivano a farlo anche se loro “giovani” non lo sono più da tanto tempo.
E riescono pure a far commuovere. Forse perché, dalla loro goffaggine, traspare una verità che insinua un forte dubbio: quello che, in questa storia, più di chiunque altro, sono proprio loro quelli… Nati sotto contraria stella.”
A partire dal “Romeo e Giulietta”, è stato riscritto un nuovo testo in cui sono stati eliminati tutti i riferimenti a fatti e persone dell’epoca, tutti i numerosi giochi di parole intraducibili e gran parte delle metafore incomprensibili alla nostra cultura mediterranea. Sono rimasti i personaggi, le loro azioni e i loro sentimenti. Si è arrivati così ad un testo che rappresenterà il copione utilizzato dai comici, per raccontare La dolorosa storia di Giulietta e del suo Romeo.
Ad esso è stata aggiunta tutta una drammaturgia non verbale, fatta di azioni, reazioni, stati d’animo, intenzioni, che racconta le relazioni fra i comici stessi.
A parte il Prologo e pochissime altre parole, gli attori in palcoscenico pronunciano solo parole di William Shakespeare.