Ho sempre risposto a tutte le interpellanze, e sul tema ospedale ho in serbo di riunire in un’assemblea pubblica gli enti preposti ed i referenti politici e tecnici. Tutti sappiamo che non è certo il sindaco a decidere su schede e dotazioni ospedaliere, ma la Regione. Dove mi risulta governi la Lega».

Non ha peli sulla lingua Stefano Canazza, primo cittadino di Isola della Scala, nel rispondere alle bordate lanciategli contro dall’opposizione consigliare sulla vicenda dell’ospedale isolano, da anni oramai in stato “vegetativo”, anche se nelle vecchie schede ospedaliere vi erano previsti 24 posti di ospedale di comunità e il punto di primo intervento.

«Mi vanno benissimo le sollecitazioni ad occuparmi di argomenti come questo, e pure le osservazioni. – riprende Canazza – Ma non accetto i giochetti politici, come quelli del Carroccio locale che si “diverte” a polemizzare sulla questione ma non si prende le responsabilità dell’azione dimenticando che è la Lega che governa la Regione e detiene l’Assessorato alla Sanità, al quale peraltro confermo tutto il mio rispetto Istituzionale e personale.

Una precisazione per correttezza d’informazione va fatta in merito ad una affermazione attribuita al sindaco Canazza ma che in realtà non ha mai fatto e cioè che: “[…] il Carroccio locale avrebbe raccolto strumentalmente le firme al fine di chiedere un’assemblea sull’ospedale […]”, come riportato erroneamente su un periodico locale e in alcuni post su Facebook.

«Per questo – riprende il sindaco – ho già chiesto più volte all’assessore regionale alla sanità, ai vertici dell’Ulss 9 ed alla Direzione sanitaria regionale una data per poter organizzare una serata chiarificatrice su quelli che sono i piani della Regione sull’ospedale.

Una richiesta che ora formalizzerò ufficialmente. – continua Canazza – Nelle schede ospedaliere ci sono delle scelte precise sul nosocomio isolano e ora vogliamo conoscerne tempi e modi di realizzazione.

È vero, Bovolone è riuscito ad ottenere la riapertura di alcuni servizi e l’avvio dell’ospedale di comunità. Ma questo grazie ad un lavoro di relazioni portato avanti da anni dall’amministrazione comunale.

Questo a Isola della Scala, fino a qualche anno fa, non è stato fatto. E se ora in Regione il tema del nostro ospedale è sul tavolo lo si deve proprio alla ricostruzione di quelle relazioni e di quei progetti che erano stati dimenticati».

Un lavoro che Canazza rivendica con forza: «Come quello fatto sulla Casa di riposo che, rimessa in careggiata dopo aver rischiato il dissesto, dal 1° luglio ha un direttore a tempo pieno, la dottoressa Silvia Pastore, e può riprendere a programmare il suo futuro, o come quello che il vicesindaco Michele Gruppo sta portando a termine per l’avvio del centro intermodale dell’autostrada del Brennero.

Sono progetti di sviluppo che faranno crescere il paese e di questo ne potrà godere anche un rilancio dell’ospedale perché è chiaro che se Isola della Scala tornerà ad essere una cittadina in crescita, tornerà a contare di più sui tavoli provinciali e regionali, allora anche i servizi sanitari dovranno essere adeguati.

Detto questo, affermo con forza che il territorio deve avere, oggi, una risposta chiara alle sue richieste in termini di sanità. E per questo farò di tutto perché a breve si tenga questo confronto sulle sorti dell’ospedale di Isola della Scala».

 

L’opposizione

«NOI STIAMO A GUARDARE, GLI ALTRI STRAPPANO RISULTATI».

Questo il comunicato stilato il 25 giugno dai gruppi di opposizione Movimento 5 Stelle, Centro Destra per Isola, Opificio Isolano e “Isola nostra” e ironicamente intitolato “Il sindaco non risponde e suona il silenzio sull’ospedale”, facendo riferimento alla passione per la tromba del primo cittadino:

‘In carica da giugno 2016, in questi 3 anni il sindaco ha sempre promesso ma non è mai stato capace di convocare unʼassemblea pubblica per spiegare la situazione di quel che resta dellʼospedale. In una lettera alcuni medici che hanno lavorato per anni nella sanità isolana e privati cittadini hanno scritto a Canazza
chiedendo di riferire che cosa di concreto abbia fatto per garantire il minimo che le Regione ha promesso.

Anche tale richiesta come le sollecitazioni da parte delle minoranze in consiglio con tutta probabilità cadrà nel vuoto o nel migliore dei casi riceverà una sterile risposta. I rappresentanti delle forze di opposizione sono convinti che questo inesistente interesse da parte del sindaco e di tutta lʼamministrazione per la struttura ospedaliera dipenda soprattutto dalla mancanza di accordi con la Regione e con lʼUlss 9.

Allora ci si domanda: cosa sono serviti i viaggi in Regione con il vice sindaco o i pranzi con i sindaci del territorio? Cosa è stato concretamente fatto dopo questi incontri? Nulla.


Mentre noi stiamo a guardare gli altri si muovono e “strappano” qualche risultato. Ad esempio, a Legnago lʼospedale diviene centro trauma di zona e centro di senologia multidisciplinare con attività di emodinamica H24 e il suo laboratorio analisi coordina la rete aziendale oltre ad avere una unità di preparazione di farmaci antitumorali. Per lʼospedale di Villafranca si prevede anche un centro di procreazione medicalmente assistita, ma soprattutto a Bovolone, che vedeva per il proprio ospedale le stesse sorti di quello di Isola, lʼamministrazione comunale è intervenuta con 150.000 euro messi a bilancio che serviranno a mantenere la struttura aperta e a sopperire alle mancanze regionali.

Tutti i sindaci si sono dati da fare, solo Canazza non si è fatto sentire, né dalla Regione né dalla popolazione: rimane in silenzio, anzi “suona il silenzio”. Rimangono sulla carta 24 posti di ospedale di comunità e il punto di primo intervento, ma aspettiamo che sia il sindaco a dirlo in una pubblica assemblea. La convinzione è che Canazza non sia in grado di gestire la situazione’.

[Alessandro Chesini, Giacomo Bonfante, Roberto Venturi, Luca Guarnieri e Alessandro Meneghelli]

 

La Lettera dei cittadini

«LA SOPRESSIONE DEL PRONTO SOCCORSO È UNA VERA INFAMIA» .

Ed ecco la lettera inviata a metà giugno da molti cittadini al sindaco di Isola della Scala sull’ospedale:
‘La Regione del Veneto fin dal 2013 ha previsto forti tagli alle strutture ospedaliere pubbliche della provincia di Verona con ridimensionamento dei piccoli ospedali fino alla soppressione di alcuni di essi.

Per lʼospedale di Isola della Scala venne stabilito che è una “Struttura a vocazione territoriale composta da Ospedale di Comunità con 50 posti letto, Centro Sanitario Polifunzionale con attività ambulatoriale polispecialistica, e punto di primo intervento”. (Deliberadel 18 giugno 2013 del consiglio regionale).

Tale provvedimento è stato confermato dagli organi predetti nel febbraio 2018. Purtroppo questa promessa è stata disattesa in quanto, nella realtà, lʼUlss 9 ha eliminato gradualmente e trasferiti altrove i vari reparti ospedalieri e ridotti al lumicino i servizi specialistici, senza lʼattivazione di ciò che era stato deliberato dalla Regione, con gravi disagi per la popolazione.

Lʼinfamia più grande è la soppressione del Pronto soccorso diurno e notturno senza lʼattivazione del punto di primo intervento programmato. La gente assiste sbigottita ed incredula allʼesistenza di fabbricati ospedalieri ancora funzionali che sono da mesi chiusi. Lʼattività frenetica della Fevoss e delle ambulanze condotte da volontari non bastano a colmare il vuoto venutosi a creare.

Da notare che lʼospedale di Isola ha sempre goduto di efficienza e stima nel Basso Veronese centrale con pazienti provenienti anche dalla città e dal Mantovano.

Nella funesta situazione che ora si è venuta a creare, la popolazione indignata si chiede che cosa di concreto ha fatto lʼattuale sindaco di Isola della Scala per far ripartire lʼospedale. Quali accordi ha trattato con la Regione e lʼUlss il nostro primo cittadino, che è anche il prinipale responsabile della salute nel suo Comune? Perchè nella provincia di Verona alcuni Comuni dotati di strutture ospedaliere dismesse hanno potuto ottenere il ripristino parziale di servizi sanitari ed Isola no? Ad esempio, a Bovolone il sindaco si è attivato, ha informato sempre la popolazione, ha messo a disposizione dellʼospedale uno stanziamento di bilancio ed ne ha ottenuto dalla Regione la ripresa.

Chiediamo che il sindaco convochi finalmente una pubblica assemblea per informare i cittadini sul destino dellʼospedale. Da ultimo, molti si chiedono perchè, se il nostro Comune ha scarsità di risorse, non vengono coinvolti i privati e lʼEnte Fiera affinché si trovino i fondi che in aggiunta a quelli dellʼUlss siano da destinarsi alla parziale rimessa in funzione dellʼospedale?

[Il Nuovo Giornale Web partnership Primo Giornale]

Foto: a sinistra, l’ospedale di Isola della Scala; a destra dall’alto, il sindaco Stefano Canazza, il vicesindaco il vicesindaco Michele Gruppo e il consigliere di minoranza Roberto Venturi.