Sono passate più di tre settimane dalla notte tra il 24 e 25 maggio scorso, quando oltre 1800 lavoratori seppero solo tramite un messaggio via Facebook e WhatsApp che erano rimasti senza lavoro, tra questi anche i 37 dipendenti del punto vendita Mercatone Uno di San Pietro di Legnago.

Ora Valdero Rigoni, amministratore delegato di Shernon Holding, la società che gestiva 55 punti vendita di Mercatone Uno e che è fallita, è indagato per bancarotta fraudolenta dal procuratore aggiunto di Milano Riccardo Targetti e dal pm Roberto Fontana.

Il fascicolo era stato aperto nei giorni scorsi dopo il deposito in Procura (gli stessi pm, tra l’altro, avevano chiesto ai giudici che venisse dichiarato il fallimento della holding) della relazione del curatore fallimentare, l’avvocato Marco Angelo Russo: la holding è stata dichiarata fallita dal Tribunale milanese nelle scorse settimane.

I 55 punti vendita del gruppo Mercatone Uno erano stati ceduti nell’agosto scorso dall’amministrazione straordinaria del gruppo alla Shernon Holding, società che, tuttavia, già a febbraio scorso ha chiesto di essere ammessa al concordato preventivo dopo le istanze di fallimento presentate da alcuni fornitori. Una richiesta dichiarata, però, inammissibile dal Tribunale fallimentare di Milano a causa dell’indebitamento.

I tre commissari che hanno gestito la precedente vendita alla Shernon Holding, Stefano Coen, Ermanno Sgaravato e Vincenzo Tassinari, dopo aver consegnato l’istanza per la proroga del programma di cessione hanno presentato l’11 giugno scorso le loro dimissioni al ministero dello Sviluppo economico. I nuovi commissari straordinari dovranno gestire la pubblicazione del nuovo bando di gara per la cessione dei complessi aziendali, passaggio necessario anche per permettere l’accesso agli ammortizzatori straordinari previsti dalla legge per i dipendenti rimasti senza lavoro.

La Regione Veneto, dal canto suo, sta continuando a monitorare la crisi della Mercatone Uno e, sull’indagine del Tribunale di Milano, l’assessore regionale al Lavoro Elena Donazzanha commentato: «L’attenzione della magistratura che ha aperto l’inchiesta con tempestività è un elemento positivo, che attendavamo e che sarà molto utile per fare chiarezza sulla vicenda. Ora credo che si debba sottoporre a verifica, con altrettanta urgenza, l’operato dei commissari “dimissionati”. La Regione Veneto continua a seguire la vicenda, fornendo il supporto necessario a fornitori, lavoratori licenziati e consumatori, affinché anche nelle sedi parlamentari si comprenda la straordinarietà della vicenda».

Foto: a sinistra, il punto vendita di San Pietro di Legnago; a destra in alto, Valdero Rigoni, amministratore delegato di Shernon Holding; in basso, l’assessore regionale al Lavoro Elena Donazzan.