Oggi è stato il primo giorno di sciopero nella storia dell’Istituto di credito cooperativo ceretano. «Stante la situazione aziendale e persistendo le minacce, i ricatti e le indebite sostituzioni, le segreterie provinciale Fabi (Federazione autonoma bancari italiani) e First-Cisl (Federazione italiana reti dei servizi del terziario, il sindacato dei lavoratori di banche, assicurazioni, finanza) sono soddisfatte dell’adesione allo sciopero, superiore al 50% del personale a tempo indeterminato. – spiega Rosaria Di Martino, segretario generale First-Cisl Verona – Abbiamo avuto segnalazioni di minacce per chi aderiva allo sciopero»,  «Nel frattempo insulti e diffamazioni sono proseguite come se nulla fosse», aggiunge Marco Muratore, segretario responsabile Fabi Verona.

I rappresentanti sindacali fanno sapere che le lavoratrici ed i lavoratori si sono riuniti in assemblea presso l’Auditorium di Cerea in via Cesare Battisti,  questa mattina, giorno dello sciopero, discutendo la situazione. Dalle loro testimonianze – affermano – si deduce che gli attacchi alle singole persone già denunciati si sono acuiti successivamente alla manifestazione del 7 giugno e nell’imminenza dello sciopero, dove si sono registrate pesanti minacce alle lavoratrici ed ai lavoratori, oltre che sostituzioni di personale in sciopero.

La clientela dell’Istituto – a detta del personale – segue con attenzione l’evoluzione della situazione, ma molti hanno già manifestato solidarietà con i dipendenti.

 «Il prossimo passo – avvertono i rappresentanti delle due sigle sindacali – sarà il confronto con i livelli superiori delle nostre organizzazioni fino ad arrivare ai vertici nazionali per chiedere ufficialmente di essere ascoltati da Iccrea. Vogliamo l’intervento della capogruppo a Roma».

 

Foto: a sinistra la sede di CereaBanca 1897; a destra in alto, il tavolo di lavoro con le due sigle sindacali e i dipendenti questa mattina presso l’Auditorium.