Il sindaco di Legnago, Clara Scapin ha preso l’iniziativa e ha invitato i 25 sindaci dei comuni del distretto 3 dell’Ulss 9 Scaligera ex Ulss 21, e cioè Angiari, Bevilacqua, Bonavigo, Boschi Sant’Anna, Bovolone, Casaleone, Castagnaro, Cerea, Concamarise, Gazzo Veronese, Isola Rizza, Legnago, Minerbe, Nogara, Oppeano, Palù, Ronco all’Adige, Roverchiara, Salizzole, Sanguinetto, San Pietro di Morubio, Sorgà, Terrazzo, Villa Bartolomea e Zevio, a mobilizzarsi a difesa dell’ospedale Mater Salutis di Legnago affinchè non vengano depotenziati i servizii e le eccellenze.
Il sit-in pubblico, promosso dal sindaco della città di Salieri è in programma per domani, martedì 30 aprile, dalle 12 alle 13 sul piazzale antistante l’ospedale di via Gianella.
L’invito è stato esteso anche a Flavio Pasini, sindaco di Nogara nonché presidente della Conferenza e del Comitato dei sindaci: «È giusto precisare che la manifestazione non ha l’ufficialità nè della Conferenza nè del Comitato dei sindaci che si sono già espressi durante la conferenza tenutasi a Nogara condividendo e votando diverse richieste portate poi in Quinta Commissione regionale.
Da quello che è attualmente emerso buona parte di queste sono già state accettate e siamo fiduciosi anche per le rimanenti proposte.
Quella di domani è quindi un’iniziativa dell’Amministrazione di Legnago che ha lo scopo di far rimanere alta l’attenzione regionale sull’ospedale Mater Salutis.
Iniziativa legittima che segue comunque una linea più politica rispetto a quella da me rappresentata come presidente della Conferenza dei Sindaci che è esclusivamente istituzionale».
«Domani, martedi 30 aprile, sarà l’ultimo giorno di commissione dopodiché la Giunta regionale deciderà sulle schede del Mater Salutis. – avverte Scapin – Ho chiesto agli altri sindaci di fare rete anche per la sanità, come abbiamo già fatto per la viabilità.
Le ultime ipotesi di schede ricevute dalla Regione ci riconoscono le nostre ragioni e saranno ripristinati i servizi di eccellenza e specializzazioni precedenti che ci erano stati tolti, ma dobbiamo come amministratori essere uniti e vigili, anche in prospettiva che il polo sanitario di Montagnana venga tagliato, diventando così attrattivi anche per l’area padovana. Ci mancano ancora i posti di lunga degenza e soprattutto l’aggregazione dei medici che la Regione aveva previsto ma mai realizzato, e che ci avrebbe permesso di eliminare le code al pronto soccorso».
«Questa manifestazione non deve passare per uno spot elettorale, come qualcuno afferma – continua il sindaco – in quanto io non mi sono candidata, e inoltre questo sit-in era stato programmato prima che uscissero le nuove schede ospedaliere che ho potuto vedere solo ieri e che accolgono in buona parte le nostre richieste, ma ripeto è importante trovarci uniti domani martedì per far sentire alla Regione la nostra presenza vigile e avere sempre un faro puntato sul nostro ospedale perché non venga in futuro depotenziato come stava succedendo con le prime schede se non ci fossimo attivati immediatamente».