Non si fa attendere la risposta dell’ex segretario del Carroccio di Legnago Luciano Giarola, alle dichiarazioni rilasciate dal commissario della sezione legnaghese Cristiano Zuliani e dal segretario di circoscrizione della Lega, Maurizio De Lorenzi. Come mettere un fiammifero acceso in una tanica di benzina: «Con voi non parlo, non scendo in polemiche di “bassa Lega”».

Della coalizione di centrodestra giaroliana che sostiene la candidatura a sindaco di Riccardo Shahine, di cui Ester Bonfante ne é la coordinatrice, fanno parte Forza Italia, Prima Legnago, Viva Legnago e Italia Madre il movimento politico di Irene Pivetti.

«Ai cittadini di Legnago ricordo che votare  Lorenzetti equivale votare nuovamente la fallimentare e litigiosa giunta Rettondini, se si vota Gandini vuol dire tornare indietro di vent’anni o votare nuovamente la deludente giunta Scapin. – continua Giarola -L’unica persona nuova nel panorama politico legnaghese è il candidato sindaco Riccardo Shahine che scende in campo con una squadra coesa dove prevale il rispetto e l’armonia a differenza di tutte le altre compagini.

Un programma chiaro e non basato su polemiche sterili che dimostrano lo spessore di chi fa campagna elettorale diffamando gli altri ma guardandosi bene dal dare risposte alle esigenze della città».

Sulla polemica di non riconoscere la Lega di Legnago  rappresentata da Zuliani e De Lorenzi e Lorenzetti, come la Lega di Salvini, Giarola conferma la sua opinione ma dice  che non intende farne motivo di campagna elettorale e sottolinea: «Altri sono i temi, i legnaghesi vogliono garanzie sull’ospedale, sicurezza, lotta al degrado, lavoro e meno burocrazia, eventi e manifestazioni tutto l’anno, e molto altro. Legnago deve cambiare musica in tutti i sensi anche nella scelta di non votare “certi personaggi” oramai, per i legnaghesi, poco credibili».