“Il Palio della Stortina” diventa sempre più grande e raddoppia le serate, “istituzionalizzandosi” anche nellʼorganizzazione, che da questʼanno vede la partnership tra Slow Food delle Valli Grandi Veronesi e “La Fabbrica”.
«Lʼevento è diventato in questi 23 anni ambito dagli operatori e capace di richiamare tanti visitatori – spiega Matteo Merlin, presidente della condotta Slow Food -. Per questo la collaborazione con “La Fabbrica”, pur mantenendo vivo lʼimpegno degli appassionati che hanno fatto nascere e crescere questa sfida a colpi del salame tipico del territorio, è stata una scelta necessaria. Come quella di sdoppiare la gara tra i “norcini” della Bassa in due serate visto che era diventato difficile gestire le 15-16 stortine in gara in un solo evento. 

Con tra lʼaltro lo scorso anno ben 320 partecipanti alla cena». 

Si è quindi deciso di sdoppiare la sfida in due momenti: la prima al Ristorante Da Aldo ad Aselogna di Cerea, dove è nato il concorso della Stortina grazie alla passione dello chef Galliano Pasetto, e dove il 15 febbraio si è tenuta la prima selezione dei salami con una giuria di 20 esperti che ha individuato le sei Stortine migliori che accederanno alla finale. Momento che si terrà poi venerdì 22 febbraio allʼArea Exp di Cerea con la cena di gala a numero chiuso. 

«Abbiamo fatto questa scelta per permettere ai produttori di raccontare al meglio il loro prodotto e la loro passione – spiega Merlin -. Lo scorso anno con 320 partecipanti alla cena e due produttori per ogni stortina abbiamo rischiato il caos ed era diventato impossibile illustrare il prodotto». 

La cena si svolgerà al Teatro del Gusto dellʼArea Exp curata sempre dallo chef Galliano Pasetto, con le sei stortine che saranno abbinate a grandi piatti della tradizione. Sarà il pubblico a decretare quindi la miglior Stortina del 2019. Mentre la giuria di esperti assegnerà un premio tecnico. 

Ma non solo, lʼevento si tiene la sera prima di Pianura Golosa e vedrà la presenza nella Piazzetta del Gusto della fiera Pianura Golosa che si aprirà il giorno dopo di alcuni produttori del territorio che offriranno un aperitivo con degustazione delle tipicità esposte, dai prodotti dei presidi Slow Food del Veronese, dal Broccoletto di Custoza al Monte Veronese, dal Radicchio rosso di Casaleone proposto dal Covapac, il Comitato di valorizzazione dei prodotti agricoli di Casaleone, al Melo Decio di Belfiore, al Lessini Durello. 

LA STORIA

La stortina è un piccolo salame del peso inferiore ai 2 etti. La tradizione prevede di conservarla sotto lardo tutto l’inverno. Le pentole di terracotta venivano riempite di piccoli salami immersi e alternati a lardo macinato e salato. La pentola veniva riposta in cantina per mesi. Il nome deriva dalla forma ricurva che i salamini assumono. Caratteristica del prodotto è l’utilizzo di parti nobili del maiale (spalla, lombo, culaccia, prosciutto e grasso di pancetta) e alla speziatura con aglio macerato in vino bianco. 

Foto: a sinistra la stortina Veronese diventata presidio Slow Food, a destra in alto, Matteo Merlin fiduciario presidio Slow Food Valli Grandi; Galliano Pasetto chef del Ristorante Da Aldo.