Grazie a una sentenza della Corte Costituzionale del 2017, ribadita e rafforzata nel 2018, il Comune di Cerea, come tanti altri enti locali, ora può tirare un sospiro di sollievo perché si trova nelle condizioni di poter spendere somme che prima erano vincolate e quindi non spendibili. 

Così, siccome la precedente amministrazione guidata dal sindaco Paolo Marconcini, e di cui Franzoni era vice sindaco, ha messo da parte qualche risparmio che però non poteva essere speso, adesso il sindaco Marco Franzoni si trova a disposizione ben 2,6 milioni di euro di avanzo di amministrazione da spendere in opere pubbliche. 

Franzoni ovviamente è molto soddisfatto, ma ci tiene a precisare che non si tratta solo di fortuna, ma anche di avvedutezza della sua amministrazione. Alcune di queste opere, infatti, si sarebbero fatte ugualmente perché erano già finanziate da contributi pubblici di Avepa (Agenzia Veneta per i Pagamenti in Agricoltura) che aveva finanziato con 200 mila euro (più 150 mila del Comune) il progetto di riqualificazione del Parco Le Vallette, con l’aggiunta di servizi che oggi mancano e la costruzione di un chiosco a disposizione dei volontari che si occupano della manutenzione delle aree verdi, il potenziamento dell’ illuminazione lungo vari percorsi in modo che il parco sia fruibile e sicuro anche di sera e la realizzazione di un piccolo parcheggio. 

«È un bel colpo, ma alcune opere che abbiamo varato finora – sottolinea il sindaco – erano già finanziate in parte, mancano soltanto le gare d’appalto per le ditte che le dovranno eseguire. Inoltre, abbiamo già un contributo regionale per la messa in sicurezza di un punto molto pericoloso lungo via Mantova all’altezza del bar Bristol e la pista ciclabile. Un incrocio già segnalato come molto critico dal piano del traffico commissionato dal Comune. Si tratta di un progetto di 200 mila euro di cui la metà finanziati dalla Regione». 

A settembre dello scorso anno, l’amministrazione comunale si era vista costretta a ridimensionare il progetto, già in corso d’opera, per la riqualificazione di via Marconi (che era la continuazione di un ben più ampio progetto di riqualificazione urbana, che comprendeva via San Zeno e via Mazzini, già realizzate dall’amministrazione precedente), per la necessità di dirottare i soldi sul rifacimento del tetto delle scuole medie che fa acqua da tutte le parti. «Ora – annuncia il sindaco – sarà possibile completare via Marconi che prima avevamo dovuto fermare all’altezza dell’ufficio postale e fare anche il tetto delle scuole, quando saranno chiuse». La spesa complessiva per quest’opera è di 485 mila euro che saranno coperti per 210 mila euro dall’avanzo, più 189 mila di contributo regionale e 85 mila già stanziati dal Comune. 

Ma l’amministrazione aveva anche finanziato con risorse proprie il rifacimento del tetto della scuola di San Vito (100 mila euro) e la riqualificazione dell’area verde di via Ca’ Bianca (75 mila euro). 

«Dei 2,6 milioni di avanzo che si sono sbloccati a seguito della sentenza della Corte Costituzionale – spiega Franzoni – abbiamo deciso di impegnarne 1 milione e 800 mila. 543 mila serviranno a chiudere 11 mutui anticipatamente e quindi a liberare risorse da investire altrove. Il rimanente di 1 milione e 300 mila servirà per le opere che sono già state messe nel piano delle opere pubbliche deliberato in consiglio comunale». 

L’opera più urgente per ora è l’asfaltatura di molte strade ridotte in pessimo stato, alla quale sono stati destinati 635 mila euro, che si aggiungono ai 165 mila già stanziati, per un totale di 800 mila euro. Tutti impegnati nell’asfaltatura, in particolare di via Mantova e di altre principali arterie che, dovendo sopportare un’usura molto più pesante, sono ridotte veramente male e quindi hanno bisogno di un intervento molto più radicale di una semplice passata di asfalto superficiale. 

«La sentenza della Corte Costituzionale – commenta il sindaco – ci ha consentito di impegnare subito i soldi di avanzo di bilancio perché avevamo progetti già pronti nel cassetto. Una sana ed efficiente amministrazione non deve mai farsi trovare impreparata nell’opera di ideazione e progettazione, altrimenti si rischia di perdere occasioni molto importanti. Ecco perché noi continueremo su questa strada». 

Foto: a sinistra in alto, via mantova; in basso, il Parco Le Vallette; a destra il sindaco Marco Franzoni.