Nuova Revisione 2019: dal prossimo 31 marzo 2019 entra in vigore il nuovo Certificato di Revisione 2019 mentre le nuove regole per l’annotazione del chilometraggio sul libretto, sono già entrate in vigore. Infatti è già dal 2017 il cambiamento che ha riguardato la “fustella” adesiva che il Centro Revisione applica sulla carta di circolazione a controllo avvenuto. La nuova etichetta riporta in più, rispetto a quella precedente, sia il chilometraggio rilevato in sede di revisione sia la data (mese/anno) entro la quale deve essere fatto il controllo successivo.

Vediamo quindi, con Cristian Pozzani responsabile del Centro PeP Gomme e Revisioni di San Pietro di Legnago, cos’è e come funziona il nuovo Certificato di revisione 2019, quali sono i nuovi dati che verranno riportati sul documento, cosa cambia per gli automobilisti, i proprietari dei veicoli e i Centri di Revisione, visto che sarà proprio il personale di quest’ultimi, a dover effettuare periodicamente la revisione auto e moto, tenendo conto del chilometraggio del veicolo.
tutti i dati della revisione, compresi i km auto, confluiranno poi nel famoso Documento Unico visualizzabile direttamente sul Portale dell’Automobilista da chiunque e in tempo reale. 

Il nuovo Certificato di Revisione è il nuovo documento ufficiale che i Centri di Revisione, ACI e Motorizzazione, dovranno rilasciare ai proprietari dei veicoli , una volta terminata la procedura di revisione e dei controlli.
Tale certificato, sarà obbligatorio dal 31 marzo 2019, sebbene il termine entro il quale l’Italia avrebbe dovuto rendere operative le nuove disposizioni sulla revisione, sancite con la direttiva UE n. 2014/45, era il 20 maggio 2018. 

L’obiettivo del nuovo certificato di revisione, è limitare le frodi nazionali ed europee, sul chilometraggio delle auto e dei veicoli in generale. 

Al fine quindi di evitare le truffe dei chilometri falsi, ossia, abbassati per far alzare il prezzo dell’auto così da lucrare sui malcapitati, diventa obbligatorio annotare il chilometraggio del veicolo nel certificato di revisione, e i dati in esso riportati confluiranno anche nel Documento Unico dell’auto, o del veicolo, che a sua volta sarà caricato online sul Portale dell’Automobilista, ed in questo modo per gli ispettori, sarà subito possibile sapere i chilometri reali dell’auto in vendita o che è stata venduta e acquistata. 

Nel frattempo che la nuova procedura diventi una realtà, vediamo dove si possono verificare i chilometri in tempo reale.
Se state per acquistare un’auto usata e volete essere sicuri di pagarla il giusto in base ai chilometri reali, potete andare sul Portale dell’automobilista e verificare i dati relativi al chilometraggio, utilizzando un apposito servizio online che si chiama: Verifica Ultima Revisione.
Per verificare in tempo reale i km percorsi dall’auto, basta quindi indicare: 

Tipo di veicolo, se auto o moto;
Targa: indicando la targa dei veicolo, è quindi possibile vedere l’esito dell’ultima revisione e anche il chilometraggio dell’auto. 

Sebbene il servizio sia molto utile, oggi presenta però alcuni punti deboli come il fatto che la verifica vada a buon fine solo se il veicolo è stato immatricolato da almeno 4 anni, ciò significa che l’eventuale manomissione del contachilometri e quindi l’abbassamento fraudolento dei km, può essere verificato solo dopo l’ultima revisione, in quanto mancano i dati dei controlli precedenti. 

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Circolando con un veicolo non revisionato si rischia una sanzione amministrativa che varia dai 169 ai 680 euro, un importo che si raddoppia nel caso in cui l’ispezione venga omessa per più di una volta. Le disposizioni in materia prevedono inoltre che il mezzo non in regola venga sospeso dalla circolazione fino all’avvenuta ispezione: l’eventuale utilizzo durante il periodo di blocco porta al fermo amministrativo per 90 giorni e all’applicazione di una multa per il trasgressore che varia dai 1.959 ai 7.767 euro.

Molte volte il mancato rispetto dei tempi per il collaudo dipende da una semplice dimenticanza dell’automobilista. Un modo per non farsi prendere alla sprovvista è quello di iscriversi al Portale dell’Automobilista, il sito gestito dal Dipartimento del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che offre un servizio di notifica della scadenza via sms o e-mail, permettendo al proprietario del mezzo di essere avvisato per tempo sul termine da rispettare.

Ricordiamo che gli intervalli di tempo da rispettare per il collaudo rimangono gli stessi, ovvero ogni 4 anni dopo dalla prima immatricolazione e ogni 24 mesi per i periodi successivi. La nuova disposizione non inserisce eventuali limiti chilometrici, come precedentemente preventivato, e lascia inalterati anche il tariffario della revisione: 45 euro in Motorizzazione e 66,80 euro nei Centri Revisione convenzionati.