Lʼarchitetto diventa scrittore e racconta, ma soprattutto documenta, come il suo paese è cambiato.
È stato presentato venerdì 14 dicembre a Palazzo Maggi “Nogara illustrata – Immagini di un territorio”, volume scritto e curato da Luciano Mirandola, architetto di professione, già sindaco, consigliere e organizzatore di eventi musicali come “Luoghi di Confine”, “Extravagante” e “Salieri Estate”. 

«Nogara illustrata è una lettura dei cambiamenti territoriali e urbanistici e contiene rare e spesso inedite immagini del paese e della sua gente- dice subito lʼautore -. Nogara dopo questo libro sarà un pò diversa e la si potrà vivere e guardare con occhi nuovissimi. 

Ci fa comprendere perché un posto si chiami così, chi gli ha dato quel nome, un corso dʼacqua, una coltura fiorente, il culto di un santo. Queste pagine danno la possibilità di fare un viaggio a ritroso e insieme nel futuro nuovo che vorremmo, ci restituiscono completezza laddove si era spezzato il filo del ricordo che non può essere sempre tramandato integro». 

Il libro è una storia di Nogara per immagini e mostra come la natura, i cambiamenti economici e politici abbiano influenzato la crescita e lʼimmagine del paese. Per Nogara è stata particolarmente importante la sua posizione al centro di grandi vie di comunicazione, anticamente i fiumi e poi le strade e le ferrovie. 

Qui i primi insediamenti nacquero sulle sponde del Tartaro, dal momento che le vie dʼacqua rappresentavano le vie più sicure di comunicazione. Il Castello di Nogara nacque attorno allʼanno mille e rappresentò un importante fattore di sicurezza e di benessere economico per il territorio. 

La Signoria veneziana caratterizzò lo sviluppo del paese con la nascita delle grandi Ville delle famiglie nobili, come i Marogna, i Rizzoni e i Valmarana che rivoluzionarono lʼeconomia con lʼintroduzione della coltivazione del riso e la sistemazione idraulica del territorio.

Dopo la caduta di Venezia si alternarono al potere locale Francesi ed Austriaci, che realizzarono alcune importanti opere come la ferrovia Mantova-Legnago, la strada Napoleonica, la chiesa di Caselle, il nuovo Municipio e svilupparono traffici e commerci . Durante il Regno dʼItalia fu impostata la nuova viabilità, con la costruzione della ferrovia Verona-Bologna. In questo periodo furono costruiti anche il nuovo Ospizio allʼOlmo e lʼOspedale Francesco Stellini. 

Le amministrazioni del ventennio fascista spostarono il centro del paese ad Est, attuando imponenti opere di urbanizzazione come il crocevia e il viale della stazione. Particolarmente importanti furono anche la costruzione del Canapificio e delle scuole rurali nelle frazioni. 

La Repubblica completò lʼindustrializzazione prima con i tabacchifici e poi con la realizzazione della zona industriale a Nord del paese. Il boom economico del dopoguerra favorì lʼedificazione pubblica e privata, caratterizzata dai molti condomini, dai supermercati, dalle nuove scuole e dalla nuova casa di riposo. 

Ci fu la saldatura urbanistica del centro storico con la frazione di Caselle e lʼespansione verso Montalto e gli Alberoni. 

Il libro racconta queste trasformazioni con duecento pagine e circa trecento foto, di cui molte inedite e con numerose tabelle con i sindaci, i parroci, i personaggi illustri di Nogara in una storia che documenta come dai 650 abitanti del 1500 si sia passati agli 8500 di oggi. 

Il libro lo si può trovare in vendita in edicola.   

Foto: a sinistra, Luciano Mirandola; a destra dall’alto, la presentazione del libro a Palazzo Magi; la copertina del volume “Nogara illustrata – Immagini di un territorio”.