Banca Veronese a fianco dei piccoli commercianti ed artigiani presenti nei centri dei paesi. È un progetto bancario innovativo quello studiato dal direttore commerciale Paolo Poli, e che verrà portato all’approvazione del prossimo consiglio della banca di credito cooperativo nata a Concamarise e che oggi, maggiore Bcc del Veronese, opera dalla direzione di Bovolone alle 19 filiali presenti da Legnago a Nogara, da Isola della Scala a Cerea.

«Prendendo spunto dall’iniziativa del Comune di Legnago per il rilancio del centro storico, con il Piano Salvanegozi, seguito anche da altri Comuni del Basso Veronese, con tagli alle imposte comunali per le attività del centro, Banca Veronese Credito Cooperativo di Concamarise ha deciso di interviene per assicurare un sostegno finanziario e proporre dei prestiti in forma di mutuo per le attività economiche che sceglieranno di insediarsi nel centro storico, o che riqualifichino l’ esistente, con la previsione di forme agevolative di particolare importanza come un pre ammortamento di 18 mesi e la riduzione delle spese di istruttoria del 50%, con tasso massimo del 4,50%, che può ridursi quasi della metà in base al rating del cliente – spiega il direttore commerciale di Banca Veronese -. Abbiamo studiato un prodotto particolare, pensato per dare sostegno ai negozi ed alle botteghe artigiane storicamente presenti nel cuore delle nostre comunità e che ne sono spesso parte attiva e riferimento sociale. 

La crisi, da cui con fatica stiamo uscendo, ha colpito duro queste realtà con molte saracinesche rimaste chiuse, e questo va anche a decremento del tessuto sociale delle comunità. Come istituto di credito cooperativo, proponiamo quindi un finanziamento destinato all’ammodernamento di questi negozi e botteghe artigiane con investimenti sia immobiliari che tecnologici. Un piano che va nella stessa direzione di quanto recentemente fatto dalla Regione, con l’ approvazione ad inizio ottobre della prima legge sull’artigianato veneto, e da alcuni Comuni del Basso Veronese con i tagli alle imposte comunali per queste attività».

«L’ idea è offrire finanziamenti rapportati agli investimenti proposti a tassi particolarmente favorevoli ricorrendo anche alle agevolazioni previste dalla Regione Veneto cercando così di dare risposte al maggior numero di operatori possibile, per permettere a questi piccoli commercianti ed artigiani di migliorare le loro attività, ristrutturando gli immobili e dotandoli di attrezzature più moderne – sottolinea Poli -. L’obiettivo è di incentivare il rinnovo delle attività all’interno dei centri dei nostri paesi permettendogli di essere più competitivi».

«Come banca siamo prima di tutto parte delle comunità in cui operiamo. E quindi dobbiamo farci carico per la nostra parte delle problematiche che sorgono dal territorio – conclude il presidente di Banca Veronese, Gianfranco Tognetti -. E oggi, per mantenere vivo il tessuto storico dei nostri paesi dobbiamo batterci per salvare i negozi di vicinato e le botteghe artigiane dove è nata la grande capacità manifatturiera italiana».

[ Il Nuovo web in collaborazione con Primo Giornale ]