A distanza di oltre un anno dalla richiesta dei consiglieri comunali di minoranza, la Prefettura ha risposto sul tema della presunta incompatibilità del sindaco Negrini, offrendo le coordinate interpretative sulle quali l’assemblea consiliare di Gazzo Veronese dovrà prendere posizione per valutare l’eventuale incompatibilità del primo cittadino anche se le indicazioni fornite sembrano escluderlo.
L’antefatto: a seguito di una sentenza penale del 2011, nel maggio 2015 la Procura della Corte dei Conti aveva messo in mora, tra gli altri, l’attuale Sindaco, per un debito liquido che la minoranza afferma essere nei confronti del Comune.
A mente dell’art. 63, co. 1 n. 6 del Testo Unico degli Enti Locali, secondo la minoranza, ciò dovrebbe bastare per far dichiarare l’incompatibilità del Sindaco.
Inoltre la minoranza richiedeva e sosteneva la dichiarazione di incompatibilità ai sensi dell’Art. 63 comma 1 n° 4 , per una supposta lite pendente tra lo stesso e il Comune.
Ma a farlo, non può essere – come ha esplicitato chiaramente – il Prefetto.
Questi, infatti, che aveva già escluso l’incompatibilità ai sensi dell’Art. 63 comma 1 n° 6, si è limitato a fornire, tramite il competente Dicastero, una pregevole ricostruzione dell’inquadramento giuridico dell’istituto dell’incompatibilità: in buona sostanza, si ha lite pendente quando vi è un effettivo scontro di interessi e vi è un processo tra Sindaco, nel caso di specie, e Comune, circostanza attualmente non sussistente.
Sulla scorta di tali argomentazioni, sarà il Consiglio comunale di Gazzo Veronese a dover esprimere la propria valutazione circa l’incompatibilità del Sindaco, perché ogni organo collegiale è competente a deliberare sulla regolarità dei titoli di appartenenza dei propri componenti.
Ora, i consiglieri interessati potranno chiedere la convocazione di una seduta del Consiglio per discutere la contestazione di incompatibilità di Stefano Negrini, alla luce delle indicazioni interpretative fornite dal Ministero
Dal canto suo il primo cittadino esprime sicurezza.
«Ritenendomi un uomo delle istituzioni, sono sempre stato rispettoso di queste. – ha affermato il sindaco – Ero fiducioso in quanto prima della mia ricandidatura ho ottenuto dal giudice la riabilitazione oltre alla fiducia degli elettori a stragrande maggioranza ed ora anche la nota prefettizia.
Quindi i miei cittadini possano stare tranquilli, gli imprenditori di investire sul nostro territorio perché a Gazzo esiste un’amministrazione legittima, solida e competente.
Ora spero che i conflitti personali di alcuni soggetti contro la mia persona si plachino davanti all’evidenza e che si inizi a collaborare per il bene del nostro comune senza se e senza ma».
Vedremo se sarà effettivamente così.
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