È residente a Venezia, ha una sfilza di precedenti per danneggiamento, furto, ricettazione e rissa il nordafricano di origini marocchine che ieri sera poco dopo le 23.30 a provocato il finimondo nel centro di Legnago, dopo aver rubato, in preda all’alcool, un camion della nettezza urbana. L’uomo nella sua corsa folle, che ha fatto subito pensare addirittura ad un attacco terroristico, ha danneggiato una decina di auto, divelto degli idranti, sbattuto contro portoni di case per finire contro l’auto dei carabinieri della stazione di Cerea corsi ad intercettarlo a San Pietro di Legnago e quindi contro la Bmw guidata da una ragazza. Feriti i due carabinieri e la giovane, in modo fortunatamente lieve.

Il marocchino era stato fermato mezzora prima da una pattuglia dei carabinieri di Legnago mentre camminava, ubriaco e con fare molesto, nel centro della città. Identificato, è stato lasciato andare perché non vi erano motivi per trattenerlo, nonostante fosse in evidente stato di alterazione. da lì a poco è scoppiato il finimondo che, per fortuna, non ha provocato vittime.

Questo il comunicato ufficiale delle Forze dell’Ordine appena pervenuto in redazione alle ore 15.

“Ieri sera verso le 23 un marocchino, K. A., classe 1987, di fatto senza fissa dimora, pregiudicato per reati contro il patrimonio, celibe, nullafacente, regolare sul territorio nazionale, a Legnago in via Frattini, evidentemente in preda ai fumi dell’alcol, si impadroniva con violenza, di un camioncino di una società per la raccolta dei rifiuti iniziando a imperversare lungo le vie cittadine. In particolare in quella via e successivamente in via Amendola danneggiava alcune macchine parcheggiate lungo la strada, un idrante e la porta della casa di riposo. La centrale operativa della compagnia di Legnago, allertata tramite 112 dalle persone che avevano assistito alle scorribande del magrebino, inviava immediatamente sul posto una pattuglia del NOR che intercettava il veicolo e si metteva all’insegnamento. Giunti in San Pietro di Legnago, via Fratta, il marocchino incrociava una pattuglia della Stazione di Cerea, inviata in supporto agli altri colleghi, all’altezza del semaforo. Alla vista dei militari che sopraggiungevano dal lato opposto, il marocchino invece di fermarsi, accelerava ulteriormente, puntando il muso del camioncino contro la punto dell’Arma ed impattando contro di essa con notevole violenza, distruggendo completamente la parte anteriore del veicolo. Solo l’esperienza dei militari ha consentito loro di intuire le intenzioni fortemente ostili del pregiudicato e genntandosi fuori dal loro veicolo ed evitare così il violento impatto che poteva costare loro molto caro. Probabilmente la vettura militare ha fatto da scudo ad una BMW nera, condotta da una donna del posto, che sopraggiungeva e che a causa dell’impatto è dovuta ricorrere alle cure dei sanitari di Legnago alla quale hanno attribuito una prognosi di 5 giorni. Ma la folle corsa del marocchino non era ancora finita e solo l’abilità dell’equipaggio del NOR, costringeva l’uomo, ormai senza via di scampo a fermarsi, venendo subito bloccato e tratto in arresto. I 2 Carabinieri della stazione di Cerea hanno anch’essi dovuto ricorrere alle cure mediche, ricevendo 20 e 10 giorni di prognosi. I 2 Carabinieri del NOR hanno ricevuto 5 giorni di prognosi ciascuno. Il marocchino dopo essere stato accompagnato in caserma è stato quindi dichiarato in arresto per Tentato omicidio, rapina, danneggiamento aggravato, resistenza, violenza e lesioni a pubblico ufficiale ed accompagnato presso il carcere di Verona Montorio”.