«Mi congratulo con la città di Legnago, con il Presidente e la Fondazione Salieri, con il direttore artistico Pupo perché il programma è di elevatissima qualità. Condivido molto il concetto guida che sta alla base di quest’attività teatrale: è un periodo, ahimè, di perdita di valori e di decadenza, e per combatterla non c’è alternativa se non ricordare, proporre, far presente gli insegnamenti storici che ci arrivano attraverso la cultura».

Il primo applauso al Cartellone 2018/2019 del Teatro Salieri di Legnago è arrivato niente di meno che dal presidente della Fondazione Cariverona, Alessandro Mazzucco, già rettore dell’Università di Verona e medico cardiochirurgo. 

Mazzucco, era a Legnago, giovedì 27 set- tembre, assieme al direttore generale di Cariverona, Giacomo Marino, alla conferenza di presentazione della stagione teatrale.

Ad accogliere gli ospiti sul palco del Salieri è stato il presidente della Fondazione di partecipazione Antonio Salieri, che gestisce il teatro comunale legnaghese, Stefano Gomiero, affiancato dalla vicepresidente Lucia Riello, dal sindaco di Legnago, Clara Scapin e dall’assessore alla cultura, Silvia Baraldi.

«Ringrazio, a nome di tutto il consiglio di indirizzo della Fondazione culturale Antonio Salieri, i vertici di Cariverona che oggi hanno voluto essere qui per testimoniare ancora una volta la vicinanza al Teatro Salieri – ha detto il presidente Gomiero -. Tengo a sottolineare che senza la Fondazione Cariverona sicuramente non avremmo potuto dar vita ad un Cartellone così bello e di alta qualità, e forse nemmeno ci sarebbe stato un Cartellone del Teatro Salieri. È grazie all’apporto economico della Fondazione Cariverona, aumentato in modo importante anche quest’anno, se il Consiglio di indirizzo ha potuto mantenere i conti in ordine e prevedere una stagione con i bilanci che dovrebbero chiudere in pareggio, senza problemi».

È toccato al sindaco Clara Scapin ricordare quanto accaduto in questi ultimi anni dal punto di vista dell’apporto economico dei soci di partecipazione della Fondazione teatrale, con il venir meno prima di realtà come il Crediveneto e poi la diminuzione di sostegni economici da Regione, Provincia, Camera di Commercio. Compensati con l’entrata di aziende private, banche e l’allargamento dei Comuni partecipanti: «Fare cultura oggi costa e senza l’aiuto di Fondazione Cariverona, che ha dato sostegno pieno a questa realtà come dimostra la presenza di presidente e direttore, e di altri importanti soci a Legnago non si farebbe – ha detto Scapin – . Che il nostro teatro in una situazione non facile per il Paese riapra lo porte dopo l’estate è importante, è un momento di ritrovo per la città, per riprogrammare il suo futuro. Legnago ha l’onere e l’obbligo di essere punto di riferimento culturale del Basso Veronese ed il Teatro Salieri è l’emblema di questo impegno. Oggi, con orgoglio, possiamo dire che al Salieri fa riferimento un territorio che va ben oltre la Pianura Veronese, che arriva a Verona come a Padova. 

A fianco del Salieri, in questo ruolo, la città offre importanti musei, due biblioteche, un polo scolastico con oltre 6 mila studenti ed una rete di associazioni culturali, a partire dalla Fondazione Fioroni, ampia. Dobbiamo mantenere e valorizzare questi momenti di riflessione e di attenzione perché c’è la necessità di ricordare le radici della nostra cultura, l’umanesimo che ha contraddistinto e fatto grande l’Italia».

L’assessore alla cultura di Legnago, Silvia Baraldi, ha evidenziato quindi il rapporto stretto che esiste tra amministrazione e teatro: «Lavoriamo molto con la direzione e il consiglio di indirizzo del Salieri su progetti di investimento per le nuove generazioni e per dare valorizzazione e promozione alle attività

culturali. L’impegno è di sfruttare al massimo questo luogo nelle sue potenzialità, aprendolo anche alle associazioni culturali ed alle proposte del territorio».

È intervenuta a questo punto Lucia Riello, vicepresidente della Fondazione Salieri: «Mi auguro che l’azienda Riello, che non è più nostra – ha evidenziato – continui a investire nel teatro come abbiamo fatto noi. E spero che altri imprenditori si avvicinino al teatro perché, come ho sempre pensato, è necessario credere nell’importanza della cultura per la crescita e lo sviluppo del territorio».

«I nuovi vertici della Riello hanno assicurato il loro sostegno alla Fondazione Salieri – ha preso la parola il direttore Federico Pupo sottolineando come quest’anno altre importanti aziende, abbiano deciso di sostenere la Fondazione Salieri -. Ma vorrei ricordare il grande lavoro svolto assieme all’amministrazione comunale sui giovani, per far sì che il teatro sia luogo di incontro e di emozioni per le nuove generazioni, partendo dai bambini piccoli con il progetto “A piedi nudi nel palco”, le attività per famiglie con la rassegna “Ma che occhi grandi hai!”, quelle con la scuola con il progetto “La Scuola a Teatro”. E poi il concorso con le scuole elementati dei comuni soci con premio un viaggio insieme a Salieri, nei luoghi del compositore legnaghese per aprire la mente. Negli anni siamo andati a Milano, a Venezia, a Belluno – ha concluso Pupo -. Un impegno che sta dando grandi risultati perché vediamo tanti ragazzi arrivare ai nostri spettacoli di musica e prosa. Una grande soddisfazione per il consiglio di indirizzo del Salieri che ha sempre puntato su questo. Tanto che, lo annuncio, stiamo già valutando per il prossimo anno di raddoppiare le se- rate di prosa perché sono sempre tutte esaurite».

Un plauso unanime è stato espresso dai partecipanti per l’apporto fondamentale dato dal presidente Stefano Gomiero, e il direttore Pupo ha voluto ribadirlo «Il presidente Gomiero, assieme agli altri amici del Consiglio, ha lavorato e si è speso molto nel corso della precedente stagione  per intessere quelle relazioni necessarie con il territorio, per creare un nuovo gruppo di amici del Teatro Salieri,  imprenditori e professionisti,  che affiancandosi agli altri soci storici ed alla fondazione Cariverona, creino le condizioni per garantire l’operatività del Teatro stesso credendo nella sua funzione sociale e culturale per tutta la comunità del Territorio».

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Foto: in alto, i partecipanti alla presentazione della nuova stagione teatrale del Salieri; in basso da sinistra, il direttore artistico Federico Pupo; il presidente della Fondazione Antonio Salieri, Stefano Gomiero; il presidente della Fondazione Cariverona, Alessandro Mazzucco.