Ancora una volta ci ha pensato lo street artist veronese Cibo domenica 19 agosto, a Cerea, a cancellare, coprendola con un pezzo di grana, la scritta inneggiante al fascismo che da diversi mesi deturpava il muro della sede del Pd di Cerea, affacciata su via Vittorio Veneto.

Cibo, al secolo Pier Paolo Spinazzè, 37 anni, da vent’anni al lavoro come artista di strada, è da sei impegnato in una specie di battaglia contro le brutture e l’odio politico, cancellando scritte razziste, volgari, incitanti al fascismo come al comunismo, sui muri del veronese. E lo fa sovrapponendo a celtiche, svastiche e scritte razziste disegni che rappresentano fragole, angurie, muffin, dolcetti golosi e altre cose da mangiare. E per questo ha scelto il nome d’arte di Cibo, anche perché come dice lui, «il cibo unisce tutti».

Nell’ottobre dello scorso anno il circolo del Pd di Cerea aveva sporto denuncia alla locale stazione dei Carabinieri a carico di ignoti che avevano imbrattato la facciata della propria sede con la scritta “Viva Dux”.

«Non posso che ringraziare Cibo per la generosità dimostrata e per l’impegno profuso, attraverso la bellezza e l’ironia della propria arte, per la difesa e l’affermazione dell’antifascismo, valore fondante della nostra democrazia», afferma Renato Boscolo Meneguolo, segretario del circolo Pd di Cerea. (M.D.)

[ Il Nuovo in collaborazione con Primo ]

Foto: a sinistra, la sede del PD a Cerea con il disegno di Cibo; a destra dall’alto, Pier Paolo Spinazzè in arte Cibo; Renato Boscolo Meneguolo, segretario del circolo Pd di Cerea; particolare del disegno sulla facciata.